LA CASA NATALE DI SHAKESPEARE IN VENDITA?
16 settembre 2017
di Carolina Polo
Gli Inglesi si sa, sono fantasiosi, forse per la loro storia turbolenta, ma allo stesso tempo così salda, imperturbabile e fissa sui suoi principi monarchici, hanno saputo reinventarsi sempre. Hanno esportato miti, lingua e comicità in tutto il Mondo, senza mai scomporsi. Questa volta è la casa natale di William Shakespeare il soggetto delle congetture geniali. 170 anni dopo che venne salvata dal rinomato National Trust, la residenza della famiglia Shakespeare sarà messa all'asta proprio oggi e fino a dicembre.
Nel corso degli anni, Stratford upon Avon, nel Warwickshire, ha visto il passaggio di 32 milioni di visitatori da tutto il mondo. La collocazione all'asta pubblica ha perciò destabilizzato tutti gli animi, non solo inlgesi! Il mistero è pressoché svelato: la casa non verrà veramente venduta. L'asta, puramente celebrativa, è stata ideata dal 16 settembre al 29 dicembre per riportare alla memoria un momento cruciale della storia di questo monumento nazionale inglese, quando quest'ultima venne veramente messa in vendita nel 1847. In questi anni, con la morte della moglie del macellaio del paese, ultimi abitanti della proprietà, la storica abitazione venne messa all'asta, ma le voci si diffusero rapidamente in tutto il Paese attraverso la tipografia Victoria Press:" il noto fondatore circense, l'americano P.T. Barnum, fortemente intenzionato ad acquistare il patrimonio degli Inglesi, vuole smontare la casa mattone per mattone e trasportarla in America!" Naturalmente indignato, tutto il popolo inglese iniziò una serie di proteste, da Dickens a Sir Robert Peel, fino ad Albert, principe e marito della regina Vittoria, in qualità di patrono, tutti si mobilitarono per salvare questo bene della Nazione. Vennero inventati gadgets, souvenirs, speciali edizioni di riviste e persino puzzles della residenza pur di raccogliere fondi. Le vendite ispirarono anche due spettacoli: "Questa casa in vendita" e "Shakespeare, la sua Vita e i suoi Tempi". La strategia funzionò e all'asta, proprio il 16 settembre 1847, i comitati di Londra e Stratford, riuscirono a ottenere la casa natale di Shakespeare per la somma di 3,000 sterline.
Questa sarebbe dovuta essere la fine della storia, con l'acquisto della casa per la Nazione intera, ma non fu così, infatti, la casa natale, con il suo organo di salvaguardia, venne incorporato nell'Act of parliament del 1891 con l'obbligo di salvaguardare la casa natale di Shakespeare in quanto" memoriale nazionale e permanente di William Shakespeare". Successivamente vennero inglobati anche il Cottage di Anne Hathaway (moglie del poliedrico scrittore), New Palce la fattoria di Mary Arden e Hall's Croft.
L'idea di preservare la casa di uno scrittore era certamente una novità, ma quasta a sua volta ispirò la valorizzazione turistica e culturale di altre residenze inglesi, come la casa di Milton a Charlefont st. Giles nel 1887 e il casotto delle sorelle Brontë ne 1928. In Italia questa tipologia di museo è ancora poco diffusa, seppur presente sul territorio è molto poco messa in luce, certamente insieme ad altre forme di valorizzazione che potrebbero essere sfruttate dall'industria del turismo, ma che, come spesso accade nel nostro Paese, non vengono pubblicizzate da forme valide di marketing turistico. Il Saving Shakespeare's Birthplace è un'esibizione temporanea che da oggi, 16 settembre e sino al 29 dicembre, celebrerà gli eventi che hanno accompagnato i luoghi del cuore del grande drammaturgo inglese. L'appuntamento è per tutti quindi in Henley Street, a Stratford-upon-Avon, Inghilterra.
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News » ESPOSIZIONI E MOSTRE | sabato 16 settembre 2017
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