Conflitti, sono tutte guerre di religione?
04 gennaio 2025
Quando pensiamo alle guerre che infiammano il mondo, il pensiero corre a confini che si spezzano, risorse contese, equilibri politici capovolti. Ma c'è chi sostiene che, scavando a fondo, le guerre siano sempre e comunque guerre di religione. È davvero così? In apparenza, molte delle guerre contemporanee sembrano avere ben poco a che fare con la religione. Il controllo del petrolio, il dominio geopolitico, la spinta di ideologie economiche sembrano gli attori principali sulla scena. Eppure, un’analisi più attenta ci costringe a chiederci se la religione non sia, in qualche modo, il filo nascosto che intreccia la trama del conflitto.
La religione non è sempre la miccia, ma spesso diventa il combustibile. Prendiamo le crociate, simbolo storico delle guerre di fede. Erano davvero solo spedizioni religiose? O nascondevano anche ambizioni economiche e politiche? È impossibile scindere completamente le due sfere: la religione era il linguaggio che giustificava, che univa e motivava eserciti altrimenti disomogenei. Oggi, lo stesso copione si ripete in conflitti apparentemente laici. Pensiamo al Medio Oriente: quanto pesa il fattore religioso nei dissidi tra sunniti e sciiti? Quanto influenzano le interpretazioni della fede nella definizione dei nemici? Anche nei paesi dove il potere sembra basarsi solo sull'economia, la religione può essere uno strumento di divisione, un’etichetta sotto cui si nascondono le lotte di supremazia. Ma la religione è davvero la colpa? O è solo una maschera, un pretesto che uomini assetati di potere utilizzano per giustificare l'ingiustificabile? Dopotutto, dietro ogni guerra religiosa c’è quasi sempre una brama di controllo: il potere travestito da fede, l’economia che si tinge di sacro. La realtà, forse, è che le guerre non sono "di" religione, ma "con" la religione. Perché nulla come la fede tocca le viscere dell’essere umano, trasformandolo in uno strumento docile e potente. E così, la religione, che dovrebbe unire, diventa il detonatore perfetto per le divisioni.
di Giorgia Pellegrini
Foto ufficio stampa
© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it
News » RICERCHE E STUDI | sabato 04 gennaio 2025
Ultimi diari
- Travelogue, dialoghi sul viaggio 27/04/2025 | I viaggi della memoria
- Fra scatti d'autore e riflessioni pallonare... 03/06/2025 | I ricordi del calcio di una volta di Giovanni Curatola
- Rue du Rivoli, la maison d’artistes 29/03/2025 | Incontri con gli autori
- Baltico in bici, Russia che non fu... 22/03/2025 | La Storia racconta di Giovanni Curatola
- Giovanni Anceschi, artista cinetico 18/03/2025 | AdArte
- L'eleganza di Fabrizio De André 21/02/2025 | Appunti letterari di Elisabetta Cassone
Notizie in evidenza
- Il potere del Noi, la comunità cura corpo e anima 09/06/2025 | PSICOBACI di Clelia Moscariello
- Sara Zanelletti, l’arte esplosiva 08/06/2025 | DEVIAZIONI ARTISTICHE
- “L’Ultima Notte dei Templari”, cena sotto le stelle 07/06/2025 | ARCHITETTURE URBANE
- Qvinto Gusto, cibo prelibato 06/06/2025 | CUCINA SOPRAFFINA
- Pino Scotto, “No fear no shame” 06/06/2025 | DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE
- Loredana Errore, ritorno con emozione 05/06/2025 | APPUNTAMENTI TRA LE NOTE