NO A “UOMINI CHE ODIANO LE DONNE”

24 novembre 2018

Il 25 novembre è la giornata contro la violenza di genere
 
di Ilaria Cerioli
 
La prima volta che ti arriva una sberla pensi "non sta capitando a me". Resti smarrita, ti manca per un momento l' aria e il respiro soffoca in gola. Una lacrima scende sulla guancia offesa; vorresti parlare ma dalle tue labbra esce solo un roco miscuglio impastato  di amore e ricordi felici. Sembra che tutta la vita ti precipiti addosso: i momenti  insieme, le vacanze, i figli e le occasioni. Una valanga confusa di gioie, sentimenti inquinati dal rancore.
È assurdo ma tu questo uomo, trasfigurato in volto, lo ami ancora e, se ti picchia, forse ha le sue ragioni! Arriva il secondo schiaffo, più forte. Lui ci prende gusto. Si sente dio. Colpisce a caso: viso, testa.  È un crescendo di passività da parte tua e di orgogliosa forza fisica da parte sua. Cosi, spinta dopo spinta e sberle quasi ritmiche (potresti contare i secondi dall'una all'altra come quando li contavi tra una doglia e l'altra prima di entrare in sala parto) ti ritrovi con le spalle al muro. E mentre lui, cane rabbioso avanza, non puoi fare altro che chiudere gli occhi, portare le mani al volto e proteggerti. Speri solo che i bambini di là non sentano.
Scopri cosi che esiste il singhiozzo insonorizzato. Vedi un po': è proprio vero che non si smette mai di imparare nella vita..Dov' è finito quel padre che loro amano e che tu ami? Così, mentre gli insulti e le recriminazioni diventano una litania assordante, tenti inutilmente di parlare. Di spiegarti. Ma la risposta è un calcio È un "stai zitta! Zitta! Zitta!" pieno di rabbia. Allora capisci che non resta che implorarlo di picchiare in silenzio, magari con grazia per evitarti gli occhiali scuri il giorno dopo. Quale muro o porta sarà quella contro cui sei andata a sbattere  durante la notte?
Dovrai essere brava a fingere e, forse, ti verrà quasi naturale sorridere della tua sbadata trascuratezza: "pensate, ero così brilla per quel vinello fresco...mi sono alzata per andare in bagno e, anziché inforcare la porta,  ho sbattuto contro lo spigolo". Dovrai essere brava a sostenere la tua inconsistente versione dei fatti.
Ma, tua madre è più brava di te...Più accorta ed esperta nel leggere i segni. 
I suoi occhi d’ora in poi si poseranno nei tuoi: muti  interrogativi a cui si nega risposta.
 
#nocontrolaviolenzasulledonne
 
 
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News » DIBATTITI E OPINIONI - Sede: Nazionale | sabato 24 novembre 2018