AGOSTINO CASARETTO, ATTORE E UOMO DI PAROLA
18 febbraio 2017
di Roberto Dall'Acqua
- Agostino Casaretto come hai iniziato la tua carriera di attore? <<Mi sono dedicato molto presto alla mia professione, a 18 anni già recitavo in una compagnia teatrale amatoriale romanesca fino a quando, a 22 anni, sono entrato nel vero mondo dello spettacolo con una compagnia teatrale di Roma che possedeva un suo Teatro e un normale programma annuale: il TeatroGruppo con il quale ho lavorato quasi 20 anni. Il regista era, ed è, un vero genio teatrale che mi ha plasmato direi perfettamente. Subito dopo ho iniziato le mie esperienze televisive, sia con tivù private sia con televisioni di grido, con fiction e film di qualità come attore, mentre contemporaneamente conducevo delle trasmissioni radiofoniche in varie emittenti private. In quel momento ho iniziato anche ad insegnare recitazione, cosa che è durata altri 15 anni con più di duemila allievi nel periodo. Nel frattempo mettevo i primi passi nel cinema con film abbastanza importanti>>.
- Quanto ti arricchisce - professionalmente e umanamente - recitare? <<Recitare fa parte di me, quando lo faccio e in qualsiasi forma, teatro, cinema o tivù per me è vivere e mai lo faccio solo per comparire>>.
- Se dovessi presentarti a chi non ti conosce cosa diresti di te? <<Sono un uomo e non "quaraquaqua". Oggi ci sono troppe persone che non hanno una parola e un'etica; l'egoismo ha fatto dimenticare a tutti la parola altruismo, cosa gravissima visto che viviamo già in una società difficile, per fortuna io mi sento tutt'altro>>.
- Quale spettacolo ricordi maggiormente? Che emozioni? <<Forse fra le tante cose la partecipazione in qualità di attore al mio primo film con Verdone "L'amore è eterno finché dura": è stata una bella emozione ma non posso dimenticare le mie regie teatrali, in fondo in fondo ogni cosa artistica a cui si partecipa è emozionante . L'emozione è necessaria per creare più partecipazione ma, contemporaneamente, può creare uno stato pericoloso. Infatti un vero attore deve usare la tecnica del rilassamento per non farsi prendere troppo dall'emozione>>.
- Quanto è complicato e faticoso essere uomo oggi nel terzo millennio e nella società dei social media? <<Più che complicato direi faticoso. I social, il cellulare sono due strumenti che dimostrano quanta solitudine interiore ha la gente e di quanto si ha bisogno di comparire e di essere al centro dell'attenzione. Con i social ognuno diventa attore, tuttologo, giudice e suggeritore, tutti possono dietro un pc estrinsecare la propria voglia di stare al centro dell'attenzione con le loro affermazioni e con le loro foto. Ognuno di noi è abituato ad uscire di casa portandosi le varie maschere che gli serviranno durante la giornata per affrontare il prossimo. Noi attori lo facciamo su un palcoscenico gli altri nella vita>>.
- www.ilgiornaledelricordo.it si occupa di memorie, di storia. Qual è un bel ricordo (anche non professionale) di Agostino? <<Man, mano che si cresce ovviamente i ricordi crescono e naturalmente quelli più attuali sono gli amici che ci lasciano che ci rendono chiaro quanto sia breve la vita; una vita che va vissuta minuto per minuto, possibilmente bene, proprio perché è così breve>>.
- Che importanza ha per te il ricordo storico? Ricordare alle nuove generazioni avvenimenti, episodi e persone che - magari vissute in tempi lontani - hanno rappresentato una traccia per il futuro? <<I ricordi che hanno orientato la mia vita sono chiaramente quelli famigliari: mio padre che quando ero piccolo, nel suo lettone, mi leggeva "L'isola del tesoro" e altri libri per ragazzi che mi hanno insegnato che il libro è l'arma per affrontare il mondo, la lettura è la base per un vivere migliore. Altri ricordi sono le mie prime lezione di recitazione, sia quelle ricevute che quelle che ho dato, che hanno cambiato positivamente la mia vita e quella di tante persone, ripagata con quello che mi hanno restituito i miei allievi in amore e apprezzamento. Io nel mio piccolo devo ringraziare il mio insegnante Vito Boffoli che veramente mi ha insegnato tutto sia come attore che come uomo>>.
- I progetti, appunto, per il futuro di Agostino Casaretto? <<I miei progetti futuri, che sono anche attuali, sono continuare a scrivere sceneggiature e commedie perché vedere realizzate le proprie idee è la soddisfazione maggiore di un uomo rispetto a quello che ci può dare la vita>>.
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News » INTERVISTE | sabato 18 febbraio 2017
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