LA NOTTE DEI SOLI

14 gennaio 2018

di Duilio Parietti

Vesna Raffaelli odia il suo nome. Per questo ha deciso di chiamarsi Fiorella. D’altra parte, quando arrivi al momento in cui capisci il nome che porti, ce l’hai già sulle spalle da diverso tempo, buttato lì da qualcun altro. Ecco perché poi si fanno queste scelte, basta avere un po’ di coraggio. Nella sua vita c’è una dicotomia spiazzante che si percepisce piano, lentamente: è una vita ordinaria ed è una vita straordinaria. Impossibile? Non se le sue trame vengono intrecciate da una penna sapiente. La sensazione prende forma spontaneamente, ma se ne acquisisce la consapevolezza solo nel momento in cui ci si ferma un attimo, si interrompe la lettura, si fa quel piccolo gesto impercettibile di allontanare il libro dagli occhi di qualche millimetro e sollevare lo sguardo... è il momento in cui si riflette su qualcosa che si è appena capito. “Ma forse anche la mia vita funziona un po’ così?” Esatto. Ciò nonostante, appena elaborato questo pensiero, lo sguardo tornerà inesorabilmente sulle pagine, divorandole con più foga di prima. Perché? Perché Vesna / Fiorella fa una cosa bellissima che rende tutto differente: lei pensa. Lo fa quando scrive sul suo diario, lo fa quando osserva le persone che ha intorno, lo fa quando scopre di essere incinta, quando fa scelte importanti e quando si ritrova a vivere emozioni che, vi piaccia o no, dovrete ammettere di voler provare anche voi. Quando Vesna fa l’amore, tra l’altro... difficile non voler essere lei. O lui, s’intende...


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