PERCHE' CALANO LE ADOZIONI

26 giugno 2017

di Vittorio Esperia

Dai numeri appena pubblicati dal Cai sul mondo delle adozioni internazionali, l’Italia si conferma primo Paese ospitante in Europa per numero di minori adottati, seconda al mondo solo agli Stati Uniti, con 2.206 minori accolti da famiglie italiane nel 2014 e 2.216 nel 2015. Lo stesso rapporto però sottolinea come, in dieci anni, il numero di adozioni internazionali nel mondo abbia registrato una “progressiva riduzione” con un calo complessivo del 73,5%.
45.383 minori adottati nel 2004
12.001 minori adottati nel 2015
Francia: -80% (da 4.079 a 815 minori adottati)
Usa: -75,3% (da 22.884 a 5.648)
Germania: -73,3% (da 749 a 200).
Italia: -34,9%

Oggi si adotta di meno

La flessione registrata, spiega ancora il Cai, è conseguenza “soprattutto di trasformazioni interne nei Paesi di origine, influenzate da fattori politici, economici, e sociali. In queste trasformazioni rientrano, fortunatamente anche l’adesione e ratifica della Convenzione de L’Aja del 1998, le modifiche legislative dei Paesi di origine tese a rendere più sicure e trasparenti le adozioni, il miglioramento di politiche interne a favore dell’infanzia e di incentivazione di misure di protezione dei minori a carattere nazionale”.

Perché si adotta di meno:

Cambiamento delle norme nei Paesi d'origine
Adozione della convenzione de L'Aja
Crisi economica nei Paesi di destinazione
Il documento della Commissione non nasconde però che “anche le dinamiche dei Paesi di accoglienza sono cambiate, con una minore propensione alle adozioni internazionali che dipende da vari fattori, cui non è certamente estraneo il contesto economico”.

In Italia calo pari al 50% rispetto al 2011
Secondo l’associazione Amici dei bambini (Aibi), in Italia “negli ultimi tre anni non si è creduto” alle adozioni internazionali: “a dimostrarlo è il calo pari al 50% rispetto al 2011”.

L'Associazione amici dei bambini chiede:

Gratuità dell’adozione internazionale
Snellimento delle procedure adottive
Abolizione dei viaggi multipli nei Paesi di origine dei minori
Istituzione di un ‘funzionario delle adozioni internazionali’ presso ogni Ambasciata italiana
Tolleranza zero nei confronti dei pagamenti in nero
Definizione di vacanze preadottive”
L’associazione è finita nell’occhio del ciclone dopo le gravi irregolarità denunciate da Silvia Della Monica, ex presidente del Cai, sfociate in un’inchiesta della Procura milanese, alla quale Aibi ha risposto con due querele per diffamazione e una richiesta di risarcimento milionaria.

Convocazione della commissione

E si ricollega a questo anche la contrastata nomina di Laura Laera come vicepresidente Cai: l’ex presidente del Tribunale dei minori, nonché moglie del procuratore capo di Milano, Francesco Greco, si troverà infatti ad occuparsi del fascicolo amministrativo della vicenda, mentre il marito è incaricato di seguire quello penale. La sua nomina però è stata ratificata dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e lei ha iniziato il suo lavoro. E sulla convocazione del Cai, ha risposto al portale Vita che arriverà “al più presto. Una Commissione prima dell'estate vorrei runirla”.

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