“28 Years Later”, film girato con l’iPhone

26 giugno 2025


Il regista Danny Boyle ha utilizzato iPhone per girare il suo sequel di zombie “28 Years Later” non solo come una novità, ma come una soluzione pratica per la realizzazione del film, permettendo alla sua troupe di mantenere un’impronta minima in location che dovevano sembrare intatte da decenni, mentre catturava le sequenze d’azione viscerali del film con innovativi sistemi multi-telefono.
 
 
iPhone 15 Pro Max
L’iPhone 15 Pro Max è diventato uno strumento potente per i filmmaker, con numerose opzioni di rig disponibili per trasformarlo in un setup cinematografico professionale. Il Beastcage offre una gabbia in alluminio a misura precisa con copertura a bloccaggio rapido per un fissaggio e uno sgancio sicuri in pochi secondi, dotata di ampi ritagli per l’accesso agli altoparlanti e alla porta di ricarica. Allo stesso modo, la collaborazione di SmallRig con Brandon Li ha prodotto una gabbia completa per filmmaking che include filtri ND e maniglie a sgancio rapido, una delle quali funge anche da trigger remoto. Per chi cerca versatilità, opzioni come il FreeWell Genius Rig offrono una struttura in alluminio leggera (solo 132g senza maniglie) con sei porte di connessione rapida per il posizionamento regolabile delle maniglie e cinque slitte cold shoe per il montaggio di microfoni, luci e altri accessori. I filmmaker possono migliorare ulteriormente i loro setup con supporti SSD esterni per la registrazione ProRes Log, microfoni shotgun e batterie aggiuntive per creare rig cinematografici completi che rivaleggiano con le fotocamere tradizionali, mantenendo però i vantaggi di portabilità dell’iPhone. Questi rig permettono ai creatori di sfruttare le capacità cinematografiche dell’iPhone 15 Pro Max senza rinunciare al controllo e alla stabilizzazione di livello professionale.

Effetto Bullet Time con 20 telecamere
L’iconico effetto “bullet time”, reso famoso da “The Matrix”, crea l’illusione di congelare un momento mentre la telecamera sembra muoversi attorno a un soggetto fermo. Questo effetto richiede più telecamere disposte in sequenza, tipicamente 20-30 telecamere per ottenere risultati fluidi. Gli allestimenti professionali posizionano telecamere sincronizzate in formazioni curve o su supporti attorno al soggetto, con tutte le telecamere che scattano simultaneamente o in rapida successione per catturare il momento congelato da più angolazioni.
La realizzazione di questo effetto richiede particolare attenzione a tre elementi chiave: posizionamento coerente delle telecamere, con ciascuna alla stessa distanza dal centro, spaziatura angolare uniforme tra le telecamere e impostazioni di esposizione corrispondenti su tutti i dispositivi. Mentre le produzioni professionali utilizzano array di telecamere costosi, esistono approcci fai-da-te per i cineasti con un budget limitato. Questi vanno dalla costruzione di supporti in compensato con telecamere equidistanti a tecniche più accessibili con una sola telecamera, utilizzando adattatori girevoli e monopiedi per simulare l’effetto facendo ruotare la telecamera attorno al soggetto. Per i filmmaker che usano iPhone, in particolare, la Insta360 X3 offre una stabilizzazione integrata che rende gli effetti bullet time realizzabili con un’illuminazione adeguata e una velocità di movimento della telecamera controllata per minimizzare il mosso.
 
Basso impatto ambientale
La decisione di Danny Boyle di utilizzare iPhone per le riprese di “28 Years Later” è stata in gran parte motivata da considerazioni ambientali. “L’uso degli iPhone ci ha permesso di mantenere una presenza minima nelle location in tutto il paese che volevamo rappresentare come incontaminate da 28 anni,” ha spiegato Boyle. L’attrezzatura leggera ha consentito alla troupe di girare in aree rurali incontaminate senza disturbare il paesaggio naturale, che doveva apparire post-apocalittico e abbandonato. Le attrezzature cinematografiche convenzionali avrebbero lasciato un impatto ambientale significativo, facendo sembrare le location “come se una mandria di elefanti ci fosse passata sopra,” secondo il regista.
Il team di produzione ha integrato la configurazione con gli iPhone con un ampio utilizzo di droni, catturando sequenze che le telecamere tradizionali non avrebbero potuto ottenere senza alterare gravemente il paesaggio. Questo approccio attento all’ambiente ha permesso loro di muoversi “rapidamente e con leggerezza nelle zone di campagna che volevamo mantenere prive di tracce umane,” preservando l’autenticità delle location e ottenendo allo stesso tempo lo stile visivo distintivo del film. La combinazione tra la mobilità degli iPhone e la tecnologia dei droni ha creato una metodologia di ripresa che ha dato priorità al minimo impatto ambientale, mantenendo al contempo alti valori produttivi.
 
Cambio di tecnologia
Questo segna un cambiamento significativo nel cinema ad alto budget, mostrando come la tecnologia di consumo possa rivoluzionare i metodi di produzione di Hollywood affrontando al contempo le preoccupazioni ambientali e mantenendo la qualità cinematografica.
 

di Vittorio Esperia

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