Letizia Vicidomini: scrittrice empatica27/10/2019

Memoria per Letizia Vicidomini: scrittrice empatica

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Letizia Vicidomini: scrittrice empatica27/10/2019

di Roberto Dall'Acqua

La scrittrice che il Giornale del Ricordo propone questa domenica è Letizia Vicidomini, alla quale abbiamo fatto alcune domande.
 
- Non si può essere profondamente sensibili in questo mondo senza essere molto spesso tristi.
(Erich Fromm). Cosa vuol dire secondo te questa frase?

La sensibilità non è di tutti, purtroppo, ma fa certamente il paio con l’empatia. Capire a fondo le cose regala grandi emozioni ma spesso tanta sofferenza dinanzi alle brutture e alle iniquità.

- Come nasce la tua passione per la scrittura? Perché scrivi?

La mia passione grande per la scrittura nasce dall’amore per la lettura. Ho cominciato a scrivere per provare a regalare a chi legge le mie storie le stesse emozioni che scatena in me una bella storia, un intreccio realistico, una frase che illumina il buio.

- Come nasce il tuo libro? Parlacene.

L’osservazione del mondo che mi circonda è essenziale. Guardo e ascolto la gente, empatizzo con le vite altrui e le trasformo, le elaboro nel mio laboratorio interiore. Ogni romanzo è nato da un’emozione profonda: un paesaggio, parole afferrate in una conversazione casuale, immagini di un film. Tutto contribuisce a far scattare la scintilla, a far divampare il fuoco della narrazione.

- Il tuo ricordo, personale o professionale, più emozionante?

L’incontro casuale e illuminante con Maurizio de Giovanni, mio maestro e mentore. Fu in una piccola chiesa sconsacrata, ad una sua presentazione per nulla affollata. Ci piacemmo a prima vista e da allora la nostra amicizia è cresciuta, insieme alla mia voglia di scrivere che lui ha alimentato.

- Alejandro Jodorowski afferma: <<<Il primo passo non ti porta dove vuoi ma ti toglie da dove sei>>. Che ne pensi?>>.

Penso che sia una verità assoluta. Occorre procedere costantemente, nella vita, provando a vedere cosa c’è dietro ogni angolo della strada che percorriamo. L’immobilismo è la morte, la curiosità che spinge a lasciare il proprio nido confortevole e noto è la molla che ha spinto l’uomo ad esplorare il mondo e andare addirittura oltre, nello spazio.

- Il tuo sogno professionale da realizzare? E quello privato?

Sembra scontato, ma il mio sogno più grande, professionalmente, è scrivere sempre meglio ed essere letta da un maggior numero di persone. Quello privato è mantenere la salute e la serenità.

- Obiettivi di Letizia Vicidomini; professionali e propositi personali futuri?

Terminare presto la nuova storia che sto scrivendo e portarla in giro per il mondo. Mi piacerebbe tantissimo essere tradotta in altri paesi, facendo conoscere la mia scrittura a culture diverse.
 
Presentazione libro Lei era nessuno di Letizia Vicidomini
 
 
 
Presentazione libro Lei era nessuno di Letizia Vicidomini

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