Vivere la legalità, una scelta di coraggio e libertà

11 settembre 2025

La legalità non è un concetto rigido, confinato nei codici e nei tribunali. È un sentimento. Un modo di vivere che pulsa nelle scelte quotidiane, nelle relazioni e nel rispetto reciproco. Ma cosa significa davvero "legalità" oggi? È una parola che si è caricata di pesi, simboli e, a volte, perfino di disillusione. Eppure, nelle aule scolastiche, tra i giovani, trova una risonanza inaspettata: diventa un'idea vibrante, personale, perfino rivoluzionaria.

Un aspetto cruciale è che la legalità non è soltanto il rispetto delle leggi, ma il rispetto degli altri, delle diversità, del bene comune. È un atto di coraggio in un mondo che spesso premia chi aggira le regole, chi approfitta di scorciatoie. Essere legali oggi significa scegliere la via più difficile: non per paura di una sanzione, ma per fedeltà a un principio più alto.

«La legalità è come un filo che tiene insieme i pezzi del puzzle della società», una metafora potente, che racchiude il senso di appartenenza e interdipendenza. Senza quel filo, ogni pezzo rimane isolato, perdendo il suo significato complessivo. Ma per i giovani, il filo non è un vincolo: è una scelta. Ogni volta che rispettano una regola, che denunciano un'ingiustizia o che collaborano per un obiettivo comune, quel filo si rafforza.

Tuttavia, non è un percorso semplice. Vivere nella legalità richiede senso critico, responsabilità, ma anche empatia. Non si tratta di un'adesione passiva a regole imposte dall'alto, ma di una partecipazione attiva alla costruzione di una comunità più giusta. Come disse Giovanni Falcone: «La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e, come tutti i fatti umani, ha un inizio e una fine».

Come possiamo trasformare la legalità in un sentimento collettivo?  La risposta la dà una società in cui nessuno viene lasciato indietro, dove le regole hanno un senso perché nascono dalla partecipazione e dalla condivisione.

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La legalità, in questo senso, non è una rinuncia alla libertà, ma il suo più grande alleato. È la libertà di camminare per strada senza paura, di fidarsi degli altri, di crescere in un mondo che valorizza l’onestà e la trasparenza. È la libertà di sognare un futuro in cui le regole non siano muri, ma ponti.

Ed è qui che sta la sfida più grande: insegnare la legalità non come imposizione, ma come scelta consapevole, come stile di vita. Perché è solo quando la legalità diventa un sentimento condiviso che può trasformarsi in una forza rivoluzionaria, capace di cambiare il mondo. Non c'è nulla di più potente di un giovane che sceglie la legalità: è come piantare un seme in un terreno fertile, da cui può nascere una foresta.

Forse la legalità è proprio questo: un atto di fede negli altri, nella possibilità che, insieme, possiamo costruire qualcosa di straordinario. Come un filo invisibile, lega le nostre vite, dando forma a un tessuto sociale più forte, più giusto, più umano. Perché la legalità non è solo un obbligo: è una promessa.

di Giorgia Pellegrini

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