Cronache di un equilibrio instabile

30 settembre 2025

Ci sono momenti in cui il corpo arriva prima della mente. Attimi in cui non sappiamo esattamente cosa sentiamo, cosa ci succede e per quale motivo ci alziamo stanchi ancora prima di aver messo un piede fuori casa. Ed è allora che tentiamo autonomamente di rifilarci delle scuse per non ammettere a noi stessi che forse, stiamo sbagliando strada. Quando tutto riparte, dopo aver fatto dell’adrenalina estiva il nostro pane quotidiano, la vita di tutti i giorni sembra essere noiosa. Monotona. Priva di emozioni che siano in grado di scuoterci davvero, come un bacio sotto le stelle in una notte di mezza estate. Scadenze, impegni e responsabilità tornano a bussare alla porta e in silenzio, talvolta con un entusiasmo mischiato all’angoscia, ci illudiamo che il tempo sia infinito e che un giorno possa durare 36 ore al posto di 24. E se ci pensiamo, è un enorme paradosso.

Medici, psicologi, analisti e persino dati statistici osservano che lo stress dato da studio o lavoro chessia finisce per avere un forte impatto sulla nostra vita. Soprattutto quando le aspettative non coincidono con la realtà dei fatti: la nostra realtà dei fatti. Quante volte, a fine Agosto o a fine Dicembre, sentiamo crescere in noi quella motivazione che ci sprona a voler svoltare completamente il nostro stile di vita. Palestra, dieta, lavoro e studio perfettamente bilanciati. E poi hobby, relazioni sociali, cura di sé. Ma è davvero possibile far rientrare tutto questo, esattamente nel modo in cui vogliamo noi, in una sola giornata. In una settimana o in un mese? Quanto è utile, ogni volta, immaginarsi una realtà quotidiana che miri alla perfetta realizzazione di sé, sotto ogni aspetto della propria vita?

Pellicola, Negativi, Fotografia

L’uomo è biologicamente programmato al risparmio energetico. Nessuna frase fatta, è la scienza ad insegnarcelo con la termodinamica. Nei processi biochimici il nostro organismo tende a minimizzare l’entalpia, l’energia necessaria affinché avvenga una reazione chimica, per massimizzare la sopravvivenza. E non è finita qui. La fisica ci svela anche che tutto in natura protende naturalmente verso il disordine. Basti pensare a come la nostra camera da letto, con il passare del tempo e senza che nessuno intervenga, diventi uno sgabuzzino. Questo è il concetto di entropia che aumenta naturalmente. Un'astrazione che ci aiuta a riflettere anche su alcuni aspetti psicologici dell’uomo. La pigrizia per esempio, può essere dunque vista come un meccanismo psicologico che ci frena dallo spendere energia inutilmente.

La Gioia, La Libertà, Pubblicazione

In questi momenti vorrei potermi paragonare a menti straordinarie come Einstein, Freud o Newton, capaci di offrire soluzioni concrete a fenomeni universali che ci toccano ogni giorno. Ma forse la risposta più autentica non sta nella genialità, bensì nella semplicità: riconoscere la nostra natura. Accettare di essere umani, con tutte le nostre fragilità, e come scrive Alessandro D’Avenia ne L’arte di essere fragili, smettere di illuderci di essere immortali. Solo così possiamo imparare dalla terra che ci ospita il drammatico nostro vivere, trasformandolo in qualcosa di più profondo: l’arte di essere mortali.

di Nicole Pavanello

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