Ho appreso dei giornali che Luigi Gubitosi è il nuovo Amministratore Delegato di Tim. Immagino che lo si consideri un grande manager e quindi gli faccio i più cordiali auguri per questa nuova, importante avventura.

Io l’ho conosciuto qualche anno fa, quando venne nominato Direttore Generale della Rai. Per rispetto e cortesia gli chiesi un appuntamento. Me lo concesse moltissimo tempo dopo. Mi ricevette alle 7:30 di mattina e mi domandò se avessi "mai fatto qualche trasmissione televisiva". Poi aggiunse con cortese indulgenza: "Perché non mi porta qualche bel progetto?".

Glielo portai: umilmente e diligentemente. Ma non mi ricevette più. Mi fece accogliere da un suo giovane e imbarazzato "assistente" che dubito abbia mai letto quello che avevo scritto. Peccato, perché non era proprio da buttare.

Lo rividi parecchi mesi dopo in un prestigioso circolo di Roma, dove ero stato chiamato a raccontare un po’ di favole delle mie. Mi venne vicino e mi disse quasi ammirato: "Ma lo sa che lei sa davvero tante cose?". Gli risposi, credo, sorridendo (ma non garantisco) che quelle cose le sapevo anche "prima".

Non passerò a Tim. Ma non per ripicca, per carità. Perché non vorrei che, se lo incontrassi, mi chiedesse se fino ad ora abbia "mai fatto qualche telefonata".