CHIAMATEMI EXTRACOMUNITARIA! GRAZIE E' LA MIA RICCHEZZA

06 settembre 2017

di Maimouna Seck

Buongiorno in questo ultimo periodo ho avuto molto da fare mi sono arrivate proposte che pensavo potessero prendere vita: il Comune di Riano (piccola località situata a Nord di Roma) e cittadina nella quale risiedo, mi ha scelta per condurre il Festival nelle Cave iniziativa culturale che esalta il teatro e la musica. Ho potuto in questa occasione sperimentare la conduzione giornalistica di un evento e ho messo a fuoco realmente le mie potenzialità. Gli avvenimenti drammatici che interessano le coste italiane nel periodo storico che stiamo affrontando e le tematiche politiche inerenti alla ius soli, mi hanno resa consapevole di essere protagonista di un momento storico alquanto delicato io stessa mi dichiaro Svedese Senegalese Italiana, ed ora anche rianese di adozione. Il Comune mi ha voluto premiare con un riconoscimento ed una targa di prezioso tufo materiale naturale del luogo nel quale c'è scritto appunto "grazie per il sostegno è l'affetto che ci hai sempre dimostrato" in realtà mi sono accorta che il tuo paese non è dove sei nato o dove sei cresciuto ma dove vieni accolto nella tua identità e riconosciuto come persona. Ho sostenuto un progetto che il nome di "d'altra moda", progetto nato dall' assessore alla cultura e allo sviluppo sociale Marina Di Pietrantonio che mette assieme menti femminili che apporteranno tutta la loro conoscenza e la loro esperienza nel campo della moda. L'idea è quella di riciclare vecchi vestiti, trasformandoli, per proporli nel mondo della moda.

Il progetto mi fu presentato da Michela Gesualdo la quale coordina e organizza il laboratorio situato all'interno del palazzo Baronale del centro storico di Riano. Mi ricordai di aver preziosamente custodito la macchina da cucire di mia madre poiché aveva la passione per il cucito, ed è stato il modo più geniale per continuare a dare vita al suo ingegno. La mia speranza è che il progetto riesca finalmente a prendere piede offrendo posti di lavoro a tante donne e soprattutto che riesca ad interessare i comuni limitrofi. Vivere in un paese che non ti appartiene richiede tante qualità: perseveranza, impegno ma soprattutto tanta umiltà, l'umiltà nell'avere rispetto per gli altri, ma solo il proprio impegno personale la propria bontà e l'animo possono darti una qualifica definitiva bisogna essere fortunati nel trovare e nell'avere nel proprio percorso della vita degli accompagnatori a partire dai propri genitori, che enfatizzino queste qualità. Si possono incontrare tante persone ostili scontrandosi con amarezze e delusioni che possono essere vinte solo con la bontà; non vorrei essere fraintesa non ho mai offerto l'altra guancia, anzi lotto con le unghie e con i denti per tutelare i miei diritti e difendere la mia persona e a chi si rivolge agli stranieri con offese - e magari si sente superiore per razza, ceto, intelletto - io rispondo che non c'è cosa peggiore dell'ignoranza.

 

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News » RIFLESSIONI DI VITA - Sede: Nazionale | mercoledì 06 settembre 2017