ALESSANDRA PELUSO: <<BIOS ED ETHOS UGUALE VITA>>

28 dicembre 2016

di Roberto Dall'Acqua

www.ilgiornaledelricordo.it ha chiesto ad Alessandra Peluso, amante della verità e studiosa di bioetica, di raccontarsi: <<Un saluto affettuoso ai lettori del giornale, sono Alessandra Peluso. Mi presento, piacere di conoscervi e stringervi la mano se pur virtualmente. Non sono abile a definirmi e a parlare di me. Posso dire di amare la vita, la poesia e la filosofia. Il mio fine: vivere, non sopravvivere, e cercarne il senso vero. La verità, il mio scopo. La bellezza è la ricerca del piacere, che consiste nel soddisfacimento dell’anima e del corpo. Sentire l’anima sorridere, questo il mio grande piacere. Nessun vizio né dipendenze>>. Un settore, forse, ancora oggi poco noto se coniugato con aspetto innovativi e reali: <<Mi è stato chiesto - puntualizza Peluso - di spiegare cosa sia la bioetica. Ebbene è un argomento affascinante, interessante, a volte indispensabile, o forse spesso, come può essere il “buon senso”. La studio da qualche anno. Sono un dottore di ricerca in Scienze bioetico-giuridiche. La Bioetica nasce come “scienza della sopravvivenza”, per opera dell’oncologo americano Van Raesslaner Potter; permea le questioni etiche relative alla vita umana, alle specie viventi in toto e allo stesso universo. Il suo significato: “bios”, “vita” ed “ethos”, “comportamento”, è, per l’appunto, una disciplina che si occupa delle questioni morali legate alla biologia e alla medicina. La bioetica non ha e non dovrebbe interessare solo una specifica fetta di cittadini, ma ognuno di noi, visto che riguarda la vita, la salvaguardia di essa. E questo è possibile solo se si ha un’informazione chiara ed autentica>>. Importanza dell'informare correttamente ma, anche, ricordare avvenimenti del passato: <<La memoria - soggiunge la studiosa - è il nostro passato, ed è necessario affinché siamo consapevoli custodi della storia. E dunque, viviamo spesso di ricordi, a volte nostalgici, di quella dolce nostalgia della quale ci parla Albert Camus o Giacomo Leopardi. Personalmente, ne ho tanti e appartengono nel mio intimo. Vivono in me e con me, soprattutto quelli legate alle persone a me care. Al contempo, vivo il presente, il potere dell’adesso, e con gratitudine, progetto un futuro colmo di speranza, mai passiva. Custodisco i numerosi progetti lì, nel cuore, per scaramanzia, o almeno, così sento dire.Le intenzioni sono e saranno sempre quelle di operare nel giusto, nella libertà e nell’onestà>>. Le parole finali dell'amabile intervista spettano di cuore ad Alessandra Peluso: <<Vi ringrazio dell’ospitalità e ne approfitto per augurare a voi tutti, un 2017 di VITA>>.

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News » RIFLESSIONI DI VITA - Sede: Nazionale | mercoledì 28 dicembre 2016