E LE LUCI STANNO A GUARDARE
01 dicembre 2018
di Raffaella Iannece Bonora
Ogni 25 dicembre, ogni anno, da sempre, da quando Gesù è venuto al mondo, il Natale si è distinto, dal resto delle alltre festività, fra i tanti motivi, per il suo spirito luminoso. La prima luminaria, in assoluto, la più splendida e brillante di tutte, la luce regina di ogni Natale, è stata sicuramente lei: lady Cometa. Ma dall'anno zero ad oggi, qual è stata l'evoluzione delle luci fatate? Diciamo che, post stella, le decorazioni natalizie non sono esplose tutte insieme, da un anno all'altro. Nei freddi e gelidi inverni di tanto tempo fa ci si preparava all'evento dell'anno con nastri e ghirlande o, per i più coraggiosi, qualche candelina qui e là. Nel 1882, Edward Hibberd Johnson, inventore e socio in affari di Thomas Edison, ebbe l’idea di attorcigliare un filo di lampadine colorate intorno al suo albero di Natale. Era il 22 dicembre e quello fu il primo, vero, autentico, abete decorato. Da quel momento in poi, come un po' già aveva fatto l'elettricità nel quotidiano, la luce entrò a gamba tesa anche nel Natale segnando l'inizio di un nuova tradizione. Non solo gli alberi, ma tutto prese "fuoco", le strade, le vetrine, i borghi. È la nascita delle luninarie che trasformano il Natale in una festa luccicosa e scintillante. Da quel lontano 1882 le luci ne hanno fatta di strada ed oggi, nel 2018, dopo quasi un secolo e mezzo, le più belle città del pianeta fanno a gara per accaparrarsi le decorazioni migliori, le più originali e sfavillanti. Ebbene, nella top ten mondiale delle luci più belle al mondo, fra metropoli come Singapore, Amsterdam, Parigi, New York, svetta l'italianissima Salerno, premiata per le sue luci d'artista. L'evento, che oggi attira nella provincia campana migliaia di persone provenienti da ogni angolo della terra, riempendo le strade e le tasche della città, nasce nel lontano 2006, come gemellaggio con Torino, dove la manifestazione aveva preso piede nel 1998. Quelle di salerno sono vere e proprie opere d'arte, concepite da artisti contemporanei, dall'alto valore scenografico. Anno dopo anno le luminarie si sono arricchite sempre più di nuovi capolavori, si pensi che nel 2009 l'albero esposto in Piazza Portanova, con i suoi 25 metri, è risultato essere il più alto d'Italia. Fiore all'occhiello dell'iniziativa sicuramente il Giardino Incantato, ambientato nella Villa Comunale. Un mondo a parte dove, di anno in anno, temi differenti venivano rappresentati con sapienti giochi di luci. Animali, favole, maghi o stregoni. Attraversato il tunnel luminoso all'ingresso, i visitatori ruzzolavano in un universo fatato dove poter tornare bambini. Perchè è questa la vera magia del Natale, quella magia che, città come Salerno, cercano di risvegliare dal torpore della vita frenetica con luminarie fiabesche, riportarci indietro nel tempo, farci rivivere quella spensieratezza, farci brillare di nuovo gli occhi, come quando da fanciulli li sgranavamo di fronte all'albero circondato di regali.
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News » RICORRENZE | sabato 01 dicembre 2018
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