L'estasi tantrica del massaggio
30 giugno 2016
Nella preparazione all’estasi tantrica, ha un ruolo predominante il massaggio che deve scorrere dalla parte interna del corpo (l’interno delle gambe, delle braccia, il busto, il viso), salire e poi ridiscendere sulle parti esterne (la nuca, il dorso, i glutei, l’esterno delle gambe e delle braccia. Un massaggio che segue questo percorso, partendo dai piedi per risalire lungo le gambe e il busto, girare dietro la nuca e ridiscendere, serve a eliminare le tensioni. Nel senso inverso, partendo dalla nuca, scendendo fino ai piedi per raggiungere la parte anteriore del corpo, aiuta a raccogliere e a concentrare l’energia. Il massaggio può essere costituito anche da carezze e sfioramenti eseguiti dal partner lungo tutto il corpo con tocco leggero, ricorrendo magari anche a un olio, meglio se d’oliva. Alla manipolazione muscolare non deve per forza seguire l’atto sessuale: è semplicemente un momento in cui ci si dona piacere, in cui chi fa il massaggio muove le mani in senso orario e “lavora” come se volesse allentare i muscoli del partner allargandoli, così come si allenta l’intreccio di una corda. Chi lo riceve invece dovrebbe sentire i propri muscoli che si espandono, come se aumentasse lo spazio occupato. Anche in questo esercizio comunque non c’è nessun risultato da ottenere, ma solo espansione della percezione, rilassamento, equilibrio. La scoperta del piacere nel Tantra passa anche attraverso le posizioni da tenere durante l’esperienza. La più praticata è quella che vede i due partner seduti uno di fronte all’altro: l’uomo nella posizione del loto (Padmasana), la donna seduta sul suo grembo con le gambe che circondano il bacino dell’amato e le braccia intorno al collo in uno stato di abbandono estatico (il nome tibetano di questa posizione è Yab-Yum, che significa “madre-padre”). La coppia rimane immobile e prolunga l’abbraccio così che lo scambio d’energia sia passivo e ricettivo piuttosto che attivo e d’attesa. Nulla viene fatto per far sorgere l’energia sessuale: si segue solo il suo flusso naturale, senza forzature. La sensazione è quella di una completa fusione di corpi, come se i due partner trascendessero le loro limitazioni fisiche e psichiche per raggiungere una felicità senza confini.
(Daniel Odier)
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News » RICERCHE E STUDI | giovedì 30 giugno 2016
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