LUTTO IN ANTICIPO IN AMERICA: IL WALL STREET JOURNAL E LA PUBBLICITA’ DELLA TUA IMMORTALITA’

01 settembre 2018

La tua storia raccontata in un profilo - organizzato da vivo - con messaggi agli amici e familiari. Solo 120 dollari per prenotarsi

 

di Vittorio Esperia

In America abbiamo visto - nella puntata precedente - che esistono due siti dedicati al culto dei morti. La memoria dei defunti è compito di I-Tomb, una sorta di lapide virtuale davanti alla quale, come nei veri cimiteri, i cari potranno accendere un lumino o depositare dei fiori, ovviamente digitali. Affideranno, invocazioni, preghiere, i loro ricordi, corredati di foto, filmati e brani musicali. Questo è il vero e proprio cimitero digitale, la cui creazione prelude, probabilmente, al progressivo abbandono dell'abitudine di andare a pregare in quello fisico. L'altra novità è quella di I-Memorial che riprende tendenze e particolarità già in atto nella società Usa e alle quali la multimedialità offre nuove soluzioni. Il pragmatismo americano impone di trattare la fine della vita come una sorta di contratto. In anticipo pensano a funerali e sepoltura e lasciano indicazioni precise sulle loro “ultime volontà, talvolta anche con messaggi d’addio. Il progetto di Mechelany è stata quello di far vita a un sito protetto al quale - tutti - possono iscriversi versando 120 dollari l'anno e che è aperto al pubblico, o a un numero selezionato di persone care dopo la sua scomparsa. Un sito diviso in tre parti - My Memorial, My Messages, My Last Wishes - nel quale la persona che vuole parlare ai posteri divide con precisione le prescrizioni di breve periodo (ad esempio la volontà di avere, o meno, un funerale religioso) dalle volontà testamentarie o di altra natura. Inoltre si possono archiviare in una cassetta di sicurezza digitale tutte le sue «password» e i dati medici utili in caso di malattie ereditarie, segnalando le persone abilitate a ottenerli. Molteplici messaggi possono essere lasciati per venire attivati, ad esempio, nel giorno della laurea del figlio del matrimonio della figlia. Organizzazioni di informazioni sì ma anche costruzione di una vera e propria memoria. Dar vita a un proprio profilo multimediale da lasciare ai posteri è - un po' - come realizzare una versione funeraria delle pagine di Facebook. Certo è vero che un simile strumento acconsentirà a figli e nipoti di apprendere storie remote di genitori, nonni e bisnonni. Diari, oggi, affidati, a scatole di vecchie foto ingiallite e alla memoria inattaccabile di qualche anziano che rammenta la sua storia in quelle riunioni familiari che, nel nostro universo quotidiano, stanno diventando sempre più rare. 

(2 continua - domenica)

 
 
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News » INCHIESTE - Sede: Nazionale | sabato 01 settembre 2018