Massimo Aureli racconta “I pilastri della cattedrale”
31 marzo 2019
di Roberto Dall'Acqua
- Chi è Massimo Aureli?
Un uomo vicino alla quarantina che vive a Roma ma che spesso è in giro per l’Italia. Un appassionato di romanzi e di storia! Un amante dell’archeologia e delle storie passate meno conosciute. Non disdegna i bei film e ama giocare a calcio. Ma, soprattutto, è un patito di scrittura!
- Perché scrivi?
Ho bisogno di scrivere! Posso così provare la sensazione di vivere in epoche storiche, come il medioevo, che mi affascinano molto. Nel frattempo provo soddisfazione nel sapere che posso portare nello stesso viaggio che ho fatto io anche tante altre persone.
- Di cosa parli nei tuoi romanzi? Sono autobiografici?
Al momento parlo del mio unico romanzo pubblicato: I pilastri della cattedrale. In questo racconto descrivo alcuni dei giochi di potere verificatisi spesso tra sacro romano impero e Chiesa, e di come un ragazzo, ingenuo a causa della sua giovane età, ne viene inghiottito. Questo racconto nasconde anche una denuncia contro le nefandezze che tante volte si sono tenute nascoste e perpetrate nelle abbazie. Non c’è nulla di autobiografico anche se per definire alcune caratteristiche di qualche personaggio talvolta mi sono ispirato a persone che conosco.
- Che valore ha per te il ricordo?
Il ricordo è importante! Senza il ricordo non saremmo più noi stessi. Anzi, saremmo ogni giorno delle persone diverse! Il ricordo ci fa crescere, ci fa essere persone migliori, ci permette di godere di momenti gioiosi anche quando non viviamo un bel periodo... quando proprio non va! Quando ricordiamo qualcosa tendiamo a tenere il buono di quella cosa ed attenuare il brutto, è un processo naturale che fa la nostra mente... ecco perché pensiamo spesso ai bei tempi passati, anche se forse non erano migliori del presente! Insomma, guai se non ci fosse il ricordo... anche perché non ci sarebbero più racconti!
- Obiettivi futuri?
Pubblicare il secondo romanzo storico, ormai in dirittura d’arrivo, e iniziare a lavorare sul terzo. Inoltre vorrei cominciare a impiegare nuove energie per sviluppare delle sceneggiature, anche moderne, e chissà...
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News » Il racconto della Domenica | domenica 31 marzo 2019
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