LO SPRECO ALIMENTARE IN ITALIA VALE 10 MILIARDI
27 gennaio 2023
di Marco Naponiello
La Solidarietà è di casa ad Eboli
“Non sprechiamo!”: La Campagna di sensibilizzazione di InEboli e Radio Città 105
L’emittente a la newsletter insieme per far fronte alla crisi che ha colpito tante famiglie in condizione di fragilità. Si auspica che nel periodo natalizio si prospetti una rete di servizi tra: le Politiche Sociali, Il Terzo Settore e gli Operatori Economici interessati
In Italia lo spreco alimentare, ovverosia soltanto quello domestico, vale circa 10 miliardi di euro ed ogni settimana gettiamo nella spazzatura a testa circa 1 kg di generi alimentari! I protagonisti della pattumiera sono specialmente ortaggi e frutta, se con ciò facciamo il paio a tutti i prodotti venduti nei supermercati, nei negozi di alimentari, bar, ristoranti, insomma le categorie Ateco che somministrano tali beni, arriviamo a cifre astronomiche. Inoltre aggiungiamoci l’energia elettrica che viene consumata per prodotti inutilizzati e si arriva all’assurdo. Eppure nel nostro Paese ben 3 milioni di famiglie versano in condizioni di indigenza, a cui Eboli non fa certo eccezione; tante persone non riescono a mettere, letteralmente, insieme il pranzo con la cena od al limite ne hanno seria difficoltà. Politica virtuosa sarebbe il creare nella nostra comunità, una collaborazione tra l’ufficio delle politiche sociali (ed a brevissimo il consorzio del piano di zona) con gli esercenti commerciali che trattano prodotti alimentari reperibili, ma ancora commestibili, per poter essere poi consegnati tramite delle associazioni facenti parte alla galassia del terzo settore eburino, ai singoli/famiglie in difficoltà, in specie ad anziani con Isee basso, aventi viepiù difficoltà motorie o residenti in urbani cittadini difficilmente raggiungibili, anche per mezzo del porta a porta. Difatti i licenziamenti, degli ultimi anni, le pensioni da fame, famiglie numerose monoreddito etc, sono il contraltare di una società capitalistica che sul consumo e lo spreco, ha creato la sua finta fortuna. Il ragionamento si potrebbe estendere peraltro, anche ai farmaci da banco di prossima scadenza che potrebbero essere forniti gratuitamente a soggetti in gravi situazioni di indigenza e perché no persino ad abiti usati di cui ci disfiamo con leggerezza, visto che quasi tutti gli armadi sono zeppi di indumenti semi nuovi o nuovi addirittura, che fanno bella mostra di loro stessi come simbolo della biasimevole superficialità dei cosiddetti tempi moderni.
A tal riguardo, Radio Città 105 insieme al giornalino InEboli, per volontà congiunta dei presidenti Giovanni Nigro e dell’editore Marco Forlenza, hanno in animo di proporre (invero già da qualche tempo) all’Amministrazione ed agli uffici competenti, di strutturare una sinergia tra vari attori, che potrebbe concretizzarsi il tutto quasi a costo zero, ma che parimenti fornirebbero un contributo non da poco per le categorie di cui sopra, le quali vivono in una situazione di grave ambasce finanziaria, con perniciosi risvolti psicologici. Lodevoli iniziative consumatesi in città come: il caffè, la spesa e lo zaino sospeso, in definitiva non bastano, ed esse per quanto importanti richiamano ad interventi strutturali quanto generalizzati. Sarebbe esercizio intellettuale onesto, quello di non sottovalutare che il prossimo, evangelicamente parlando, può essere potenzialmente il nostro vicino di casa, il quale molte volte per dignità e pudicizia non rende palese la sua situazione, in definitiva parliamo di nuclei familiari che con la crisi economica mai realmente sopitasi dal 2008, le chiusure da Covid e la catastrofe dei costi energetici a cagione della guerra nell’Est dell’Europa, si ritrovano in condizioni che mai avrebbero immaginato lustri addietro. Di contro siamo speranzosi che la classe politica cittadina, adiuvata necessariamente da quella (composita) mercantile, per mezzo delle formazioni sociali interessate, possano quantomeno recepire un tale invito e magari renderlo attivo nel giro di pochi mesi. Purtroppo ci si attende un inverno e non solo, assai duro sotto il profilo economico-sociale, ma allo stesso tempo abbiamo gli strumenti per renderlo meno drammatico di quello prospettato dai media nazionali. Ed infine il grande cuore degli ebolitani, in primo piano sempre alle varie “chiamate” di solidarietà; jevulesi che storicamente non si sono mai tirati indietro nella “battaglie” di altruismo.
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News » DIBATTITI E OPINIONI | venerdì 27 gennaio 2023
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