ERA MEGLIO SE NASCEVO MASCHIO

23 maggio 2019

di Alice Porta
 
Fatemi capire. 
Nasco donna e quindi ho le mestruazioni. Non ho molta scelta.  "Beh, mica sono una malattia però nemmeno un argomento di conversazione, insomma meglio che non si veda e non si sappia".  Ok. Però tutti i presidi igienici che mi serviranno per almeno 40 anni di vita li devo pagare e anche cari e devo anche stare zitta perché inquino. Gli spasmi? Sono dolorosi e mi fanno anche girare le palle però mi devo dare una calmata e non rompere  altrimenti si penserà che sono una piaga sociale, una probabile fidanzata rompicoglioni e addirittura una lavoratrice meno efficiente sul lavoro. Ovviamente anche le medicine che prendo per avere sollievo costano care. Così come i ginecologi e tutti gli screen che una donna deve fare perché, biologicamente, più soggetta a disturbi e malattie gravi. Zitta, pago. Sennò ho la libera scelta di servirmi del servizio sanitario nazionale e, a seconda della zona, di non risolvere nulla oppure morire. "Per altro, carina, lo paghiamo con le tasse, giusto per fartelo presente eh!"
Parliamo di scelte personali. 
La prima tra tutte: a me mi piace fare sesso. Molto bene. E però se lo faccio troppo presto ho un disagio giovanile, se lo faccio troppo tardi sono una zitella rancida. In generale se non lo faccio, sono acida. A quanto pare il pene è un ansiolitico riconosciuto (però la mutua non lo passa, come mai? Ok, scherzo. Mi trovo un escort, un gigolò. "Certo che il patriarcato ha infettato anche te. Non lo avrei mai detto") 
Mica è finita qui. Mi piace, ok, però non lo devo mostrare troppo altrimenti sembro una sgualdrina. Devo anche stare attenta a come mi vesto e come mi comporto perché non è che là fuori possono sapere che,sì, mi piace però vorrei scegliere: è logico che si pensi che mi vada bene con tutti e poi si sa che noi donne diciamo "no" ma invece vogliamo dire "sì". Comunque meno male che mi piace il sesso sennò sarei una frigida che merita di stare sola. 
Ops, ho fatto un'imprudenza. A tutti capita, no? 
Pillola del giorno dopo: ok però devi rispondere ad un questionario, fare due chiacchiere col medico e con lo psicologo, passare la macchina della verità e prendere le due pillole di fronte a noi. A Guantanamo sono meno severi. 
Aborto? "Sei un'assassina. Dovevi pensarci prima. Si sa che sono le donne a doverci pensare" (in effetti la ricerca sul contraccettivo ormonale maschile è ferma mentre quella sul viagra va a gonfie vele)
- Veramente il concepimento si fa in due
"L'uomo è cacciatore. Sei stata stupida tu"
- Distribuite i contraccettivi gratuiti 
"Che brutta una donna che porta il preservativo nella borsetta"
Se abortisco sono incurante della vita, di Dio e delle donne che non possono avere figli. E io che pensavo  fosse una scelta (e un dolore) tutto mio. Stolta che sono. 
Ora sono adulta e vorrei un figlio o magari ne ho già uno. 
"Quanto incide il suo bambino sulle sue prestazioni lavorative? Potrebbe essere distratta, avere poco tempo e poi la maternità ci costa ... le faremo sapere"
Purtroppo non posso averlo. 
"Poverina. Una donna a metà. No, però niente surrogazione perché gli uteri non si affittano e niente eterologa perché è una bestialità innaturale" 
Allora lo adotto. 
"Sei etero? Sei sposata? Hai un adeguato sostegno economico? Mica penserai di poterti prendere cura di un bambino sola e senza soldi?"
Scusate ma se lo mettevo al mondo mi davate terra e sussidi e poi non si era detto che i figli sono affari di donne perché l'uomo è cacciatore? 
Vabbè, lasciamo stare: non voglio, non posso, non importa ... non farò mai un figlio. 
"Allora non capirai mai cos'è il Vero Amore"
 
Italia, 2019. 
Era meglio se nascevo maschio.
 
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