Unica certezza il pane7/5/2021

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Unica certezza il pane7/5/2021

di Roberto Cascone

E’ un’umanità affamata (e talvolta arrabbiata), quella che dal lunedì al venerdì (dalle 8.30 alle17, il sabato fino alle 12.30) si mette pazientemente in coda per ricevere il pacco alimentare a sorpresa  fornito dalla onlus milanese Pane Quotidiano.

Con la crisi che morde, 15-20 minuti di fila, insomma,  valgono lo sforzo. E poi per tanta gente quasi sempre disperata per aver perso il lavoro, il problema non è il tempo, visto che la coda di tanto in tanto si anima e si rarefa, ma  lo stress: eppure il melting pot pare funzionare, persino quando ricompaiono i venditori abusivi, magari dispersi il giorno prima dalla polizia; imperterriti aprono i borsoni e rioccupano tratti di marciapiede, mettendo a rischio vita la propria salute (siamo in viale Toscana, lato Bocconi, e il traffico è pesante), ma attirando curiosi, balordi e anche qualche violento. Non a caso pochi giorni fa s’è rischiato l’accoltellamento, mentre in un altro frangente un giovane africano mi ha aggredito per averlo fotografato. Inutile tentare di spiegargli che con la mascherina e la distanza (fotografica), era proprio impossibile riconoscerlo.

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