LE FALLE DI WHATSAPP
21 maggio 2019
di Salvatore Taibi
Scoperto uno spyware in grado di infettare i telefoni attraverso una vulnerabilità di WhatsApp e le chiamate in app. Il malware è in grado di penetrare all’interno dello smartphone attraverso le chiamate perse e la funzione di chiamata vocale della popolare app, utilizzata da un miliardo e mezzo di persone.
La notizia è stata divulgata da Facebook - settimana scorsa - che ha allertato gli utenti e ha chiesto loro di aggiornare il software per ovviare alla falla. L’attacco è stato scoperto all’inizio del mese.
John Scott-Railton, ricercatore del Citizen Lab di Internet Watch, ha definito l’hack «una vulnerabilità spaventosa». E poi ha aggiunto «Non c’è nulla che un utente possa fare per proteggersi, se non eliminare l’app», ha spiegato. Responsabile dell’attacco , secondo il Financial Times, una società informatica israeliana, la NSO Group. Un portavoce di WhatsApp ha parlato di «una società privata nota per lavorare con i governi per fornire spyware che ha la capacità di controllare i sistemi operativi dei telefoni cellulari».
Sempre da Facebook hanno spiegato di aver immediatamente contattato il Citizen Lab e gruppi per i diritti umani e di aver risolto rapidamente il problema. Gli esperti della società di Mark Zuckerberg hanno precisato che al momento non è ancora possibile stabilire quante persone siano state colpite, ma ha assicurato che le «vittime» sono state scelte «specificatamente», WhatsApp ha anche fornito informazioni alle autorità statunitensi per le indagini. La falla è stata scoperta mentre «il nostro team stava apportando ulteriori miglioramenti della sicurezza alle nostre chiamate vocali» e gli ingegneri hanno scoperto che le persone colpite dal virus «potrebbero aver ricevuto una o due chiamate da un numero che non è loro familiare».
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