Siamo tutti musulmani
05 settembre 2016
di Marco Nese
"A che punto è la notte?". Questo era il titolo A che punto è la notte? Questo era il titolo di un bel romanzo di Fruttero&Lucentini. Oggi, parafrasando, potremmo chiederci a che punto è la notte dell'Europa? Una ventina d'anni fa seguii una conferenza stampa di Gheddafi, il quale assicurò: "Nel giro di pochi anni l'Europa sarà islamica". Nel 2004 a Baghdad, mentre scoppiava una bomba ogni 10 minuti, ebbi modo di ascoltare il gigantesco capo sciita Moqtada al Sadr. Anche lui pronosticò un'Europa islamica nel volgere di qualche decennio. Mi convinco sempre più che i due personaggi avevano ragione. Il motivo è semplice: loro, gli islamici, credono, noi a parole siamo cristiani ma la nostra fede è fiacca o inesistente. La fede degli islamici è viva, ardente, e come avvertiva Gesù, la fede dà una forza tale che consente di spostare perfino le montagne. Perciò vinceranno. Il primo segnale di sconfitta arrivò quando Giscard d'Estaing si rifiutò di riconoscere nella Costituzione (peraltro mai entrata in vigore) le origini giudaico-cristiane dell'Europa. Fu l'affermazione di una laicità imperante, lodevole sul piano culturale, ma flebile sul piano dell'ardore religioso, quello che dà sostanza allo spirito di un popolo. Fu la certificazione del fatto che noi continuiamo a dirci cristiani, ma non ci crediamo più. Non ci crede più neanche il Papa, il quale qualche giorno fa se n'è uscito con un'affermazione stravagante. "Ingiusto - ha detto - identificare l'Islam con la violenza. Anche i cristiani commettono violenza, vedo italiani che ammazzano la moglie, le donne, e sono cristiani". Ora, mettere sullo stesso livello un delinquente che ammazza la moglie con chi uccide in nome di Dio sembra perlomeno azzardato. Il Papa ha aggiunto: "Conosco i musulmani, vogliono la pace". Non ne dubito. Ma mi ricordo di aver letto il superbo libro di von Clausewitz, il quale dice che anche il nemico ama la pace: difatti "gli piace vincere senza combattere".
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News » RIFLESSIONI DI VITA | lunedì 05 settembre 2016
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