TRACCE DI UN SAPERE DIMENTICATO
05 maggio 2017
di Maimouna Seck
Sbaglierebbe chi pensasse all'impiego delle specie vegetali in magia e stregoneria come una forma speciale di erboristeria oppure una specie di farmacia primitiva e parascientifica, è vero che i sapienti di un tempo conoscevano a fondo, in molti casi più a fondo di noi, le virtù terapeutiche delle erbe, le piante , semi , radici e le varie parti di ogni genere di vegetale ,sapevano trarne decotti, infusi, tisane e impiastri di vario tipo adatti alla cura di ogni genere di patologia ne conoscevano inoltre le virtù psicosomatiche ossia i loro effetti non soltanto sul fisico ma anche sulla mente.
Essi erano a conoscenza, come i farmacologi di oggi, che, al di là degli effetti fisici di una sostanza, esisteva parte di una realtà imensamente vasta e complessa e le sue funzioni non potevano essere spiegate compiutamente senza tener conto di tutta l'immensa trama di corrispondenza che avvolge compenetra rende coerente il TUTTO (dal greco antico OLOS, " OLISTICO"). Da questa conoscenza e consapevolezza emergeva l'uso magico delle piante, un uso ben più esteso del semplice impiego come medicinale. Le medesime nozioni dei maghi di un tempo le possedevano per la verità anche per quanto riguarda le essenze efficaci tratte dai minerali e dai vegetali, un esempio: l'amarissima scorza del salice era usata come decotto per scacciare la febbre, il salice è una pianta tipica lunare per via del colore grigio argento della sua corteccia e delle foglie e perché prospera negli ambienti freddi e umidi e dunque adatta a combattere il calore della febbre il tremore incessante che scuotono il febbricitante. Sappiamo che il decotto di scorza di salice è efficace contro i rialzi di temperatura dovuti alle infreddature perché ricco di acido acetilsalicilico ossia la molecola base dell'aspirina per cui definiamo questa spiegazione scientifica mentre l'altra sarebbe semplicemente superstiziosa e non ci accorgiamo che i maghi di un tempo dicevano esattamente quello che vi è riportato nei foglietti illustrativi annessi al famoso prodotto della premiata azienda farmaceutica Bayer.
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News » RICERCHE E STUDI | venerdì 05 maggio 2017
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