QUANTO SPENDERE PER L'ASSICURAZIONE RCA ONLINE

12 luglio 2017

di Francesca Colombo

Ciascuno di noi, anche se inconsapevolmente, ha ben chiaro in mente cosa sia un “comparatore”, vuoi per aver sentito riecheggiare nella testa un noto tormentone televisivo, vuoi perché se ne è avuta conoscenza in via diretta. In ogni caso per chi non lo sapesse... Cosa si intende con il termine “comparatore”? In generale, gli aggregatori sono tutti quei siti web che, mediante piattaforme online, offrono agli utenti la possibilità di confrontare, in modo facile e veloce, termini e quotazioni per l’acquisto di un determinato prodotto (non necessariamente, quindi, solo assicurazioni RCA).  Nell’ambito assicurativo, il fenomeno dei “comparatori” permette dunque al cliente di conoscere se e quale sia la polizza per lui più conveniente. Così, cerchiamo di capire meglio cosa sono e come funzionano nel mercato assicurativo questi “comparatori”. Procediamo con ordine. Cosa sono e cosa offrono -  I “comparatori” sono normalmente intermediari assicurativi (broker) che agiscono su incarico del cliente. Gli stessi “comparatori” stipulano accordi di libera collaborazione con le imprese di assicurazione e, sovente, sono remunerati da queste ultime in termini provvigionali.

Come funzionano i siti "comparatori" -  Mediante accesso al sito internet, l’utente inserisce i dati richiesti dalla piattaforma, al fine di poter essere correttamente profilato. Una volta completata la profilatura, il “comparatore” invia telematicamente il flusso di informazioni alle compagnie di assicurazione che restituiscono il preventivo del prodotto richiesto dal cliente. Questo procedimento viene svolto con riguardo a più imprese assicurative affinché, alla fine dell’operazione, venga resa al cliente una graduatoria (per dirla all’anglofona il ranking) del prodotto richiesto dal potenziale contraente in ordine crescente dal prezzo più basso a quello più alto. Da tale momento è possibile per quest’ultimo scegliere se e quale polizza RCA acquistare.

A cosa bisogna stare attenti -  Da un'indagin, svolta dall'IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) nel 2014,  è emerso come tali siti comparino solo i prodotti assicurativi delle imprese con cui hanno stipulato un accordo di libera collaborazione. Con la conseguenza che la graduatoria di soluzioni assicurative non riguarderà l’intero mercato, bensì solo quelle la cui denominazione o i cui marchi sono riportati sul sito web del comparatore. Non si deve credere, quindi, che il prezzo più basso indicato dal comparatore sia necessariamente il “migliore” esistente sul mercato (anche se spesso è così). Attenzione, poi, perché il prezzo non è tutto, però. Bisogna aver riguardo alle condizioni di assicurazione e al livello di servizio offerto. Quindi, non di solo premio deve essere la scelta.

I “comparatori” pare che si siano attrezzati già in tal senso. Come avviene per i viaggi (hotel, BB, …) e per i ristoranti, anche questo nuovo modello di offerta conosce oggi una rapida diffusione, tanto più tra i giovani e nei grandi centri urbani. Ma, se la velocità del telematico è utile a consentirci di assicurarci velocemente ricordiamoci sempre come il fattore “tempo” sia una variabile importante anche in senso contrario, per poter svolgere una scelta ponderata.

Il tempo è essenziale - Fattore “tempo” che viene valorizzato anche dalla nuova direttiva IDD, che impone ai dipendenti degli intermediari di disporre di tempo necessario per poter fornire ai clienti tutte le informazioni pertinenti sui prodotti offerti. In egual misura è ragionevole ipotizzare che gli stessi clienti dovranno avere il tempo necessario per scegliere il prodotto assicurativo. E, a dispetto di quanto si afferma comunemente, il telematico, in questo senso, ci consente di leggere e riflettere con tutta calma.

Resta inteso che l’aiuto di un esperto (persona fisica) non va mai trascurato, tanto più se non siamo competenti in materia. Sempre in questo senso, anche i “comparatori” telematici stanno rivolgendosi a reti di collaboratori esterni per raggiungere fisicamente i potenziali interessati al servizio. Siamo, quindi, al cospetto di un’“ibridazione” tra telematico e intermediazione tradizionale che, forse, è la ricetta migliore per il futuro.

 

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