MERCVRIO - UNA CARICA DI “ORMONI”

16 aprile 2021

di Elisa Serrani

É disponibile su tutte le piattaforme digitali “Ormoni” (The Bluestone Records/Belive Digital), il nuovo singolo di Mercvrio.

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Progetto solista del cantautore romano Davide Attili, Mercvrio è per antonomasia un messaggero, in questo caso specifico, portavoce di emozioni, di vicissitudini personali che l’artista ha sperimentato in prima persona e nelle quali, ciascuno di noi, può ritrovarsi ed immedesimarsi.

Su una produzione fortemente indie pop, curata da rebtheprod e minervæ ed influenzata da un rock attuale e fresco a cui l’artista attinge sin dagli esordi, la voce di Mercvrio dipinge un quadro di ricordi, i ricordi del primo amore, quel sentimento puro e cristallino che, ripensandolo in età adulta, fa sorgere un sorriso, a cui spesso si aggiunge un senso di rammarico per un’età che non tornerà più e per quella spensieratezza che caratterizza l’infanzia e la preadolescenza, che si converte poi in una sorta di incoscienza durante l’adolescenza e che, alla fine, sfocia nel mare delle responsabilità. Un mare alimentato dalle correnti dei nostri pensieri confusi, dalle domande che ci poniamo e per cui cerchiamo risposte e dai doveri che bussano alla nostra porta ed a cui siamo chiamati a rispondere, senza possibilità di sottrarci o di procrastinare, rimandando ad un domani che si è già trasformato in oggi.

«Stavo meglio da bambino, alle scuole elementari, se adesso è tutto un po’ un casino, è solo colpa degli ormoni», canta Mercvrio, evidenziando quanto, da bambini, tutto appaia più chiaro, più semplice, privo di secondi fini e quanto il bene e l’amore scaturiscano in e da noi in maniera totalmente naturale, incontrollata, un controllo che invece, crescendo, tendiamo ad assumere sempre in maniera maggiore, su noi stessi, sulle nostre emozioni ed a volte, persino su chi ci circonda.

“Ormoni” nasce da questo, dal desiderio dell’artista di raccontare la doppia faccia dei ricordi d’infanzia: da una parte, l’emozione che rievocano in noi, dall’altra, la malinconia mista all’amarezza, quell’amarezza di chi è cresciuto e, facendo i conti con se stesso, ha preso consapevolezza di quanto maturare significhi spesso - e sotto tanti punti di vista -, ergere dei muri che ci separano dalla nostra parte più autentica e primordiale, quella parte che non è mossa dall’ottenimento di qualcosa in cambio, ma dal puro e semplice bisogno di amare.

“Ormoni” è una canzone che non ha di per sé un significato, perché come spiega lo stesso Mercvrio, «una canzone funziona come una conversazione: fondamentalmente, a prescindere dagli sforzi linguistici di chi cerca di comunicare un pensiero, il “senso” lo genera chi ascolta. Certo, le parole hanno un loro significato specifico, ma ognuno le interpreta in modo personale». Per questo, prosegue l’artista, «credo che “Ormoni", così come la musica e l’arte in generale, non abbia una vera e propria accezione».

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“Ormoni” è un brano da ascoltare e riascoltare, per ricordare, ricordare chi eravamo e chi siamo diventati; un brano per sorridere e riflettere, perché la musica ci aiuta a guardarci dentro senza giudicare.

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