EMMY - “GIUDA” LA MIA ULTIMA CANZONE

23 dicembre 2022

di Roberto Dall'Acqua

Emmy è una giovane cantante ma, anche se poco più che ventenne, ha una scrittura limpida e un modo particolare di cantare che - quasi - fonde la lirica con il pop di cui è testimone.

- Da dove nasce il tuo amore per il canto? Com’è stata questa scoperta?
Non saprei rispondere da dove nasce. “È successo” un pomeriggio mentre ascoltavo Einaudi: in quel momento ho avuto la fortuna di avere un bloc notes e una penna e così ho scoperto una me stessa cantautrice. Non ho iniziato subito dalle canzoni, all’inizio erano poesie ma poi è nato il bisogno di rendere le mie parole musica. Così accompagnandomi con degli accordi ho reso i miei pensieri canzoni complete.

- Descrivi il tuo ultimo lavoro.                                                             Il mio ultimo lavoro è la canzone "GIUDA" con cui mi sono candidata a Sanremo giovani. Mostra una me un po’ più matura pronta anche ad esplicitare sentimenti profondi. Per me è stato un traguardo scriverla e pubblicarla.

- La cittá dove vivi è per te fonte d’ispirazione? Oppure dove vorresti vivere?
No, piuttosto le persone che mi circondano o che osservo per caso. Non ho una città a cui aspiro, tutto ciò che mi ispira deriva dalla naturalezza e da come l’ambiente viene vissuto dagli altri, non la città stessa come l’attenzione alle decorazioni, non ciò che è decorato.

- Il tuo ricordo, personale o professionale, più emozionante.
L’estate scorsa, Milano. Mi sono esibita alla finale nazionale di Sanremo Music Awards e, una volta premiata, una bambina è venuta a farmi i complimenti e chiedermi se potevo fare una foto con lei. Non c’è niente di più bello che essere “sentiti” dalle piccole menti.

- Alejandro Jodorowski afferma: <<Il tempo asciuga il superfluo e conserva l’essenziale. Che ne pensi?>>.
Sono d’accordo e proprio per questo amo scrivere: mi permette di ricordare cose che il tempo mi porterebbe via ingiustamente. A volte nel superfluo si trova l’origine di quello che sarà l’essenziale in futuro e io amo tracciare il percorso delle cose.

- Come vedi il tuo futuro? Obiettivi personali e professionali.
Offuscato. Ho tanti dubbi e paure come credo sia normale a vent’anni ma sono certa che nella mia vita canterò per sempre, che sia per una folla, un grande pubblico o i miei figli. La musica è terapeutica e io vorrei curare ogni male cantando se mi fosse permesso.

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