Adrielle, il pop rock di “Amori bugiardi”
11 dicembre 2024
Per Adrielle, si tratta di fare solo ciò che ‘ti fa stare bene’ - per citare Caparezza – e con la massima sincerità. Al contrario, tutto implode e crolla, lasciando macerie che non si smaltiscono con facilità. Debutta con il suo primo singolo da solista “Ferma me” - dopo il fortunato featuring con Divento per la title-track del progetto “Faccia al vento” - e ritorna dal maestro Marcello Vitale - il produttore, appunto, di Faccia al vento - per comporre “Amori Bugiardi”, il suo nuovo singolo.
Adrielle, con “Amori Bugiardi” continua a catturare, in modo popolare, la bellezza e la sofferenza di un amore non amore; che esplode senza un perché - e quando accade é insieme ricerca, trasformazione, consapevolezza, ammirazione, destino - e che implode, ad ogni modo, quando è sbilanciato, univoco, calcolato, opportunistico, ipocrita. Che sia l’amore di una donna o quello di un uomo, segna; segna indelebilmente la pelle e l’anima, graffia la voce e fa mancare il fiato.
<<Il testo - spiega la cantante - racconta di un amore costruito sulla fragilità di una bugia, che a volte ci si racconta anche da soli. Si sopperisce al tempo che passa con regali costosi, nella speranza di rivivere il brivido del primo incontro che fa battere il cuore, ma il finale è già scritto. Mentre una parte s'illude di essere ancora amata, l’altra ha già smesso di provare qualcosa di concreto e puro. E nasce la consapevolezza che racchiude il dolore - sentirsi ingannati, rendersi conto che l’altro non ha mai condiviso gli stessi sentimenti o, magari, non con lo stesso trasporto – e insieme la sofferenza: cominci a compatirti perchè credi di aver vissuto una finzione, cercando di mantenere viva una passione morta da tempo>>.
Racconta il produttore: <<Amori Bugiardi è stato immaginato come un brano pop rock dall'arrangiamento intenso, in cui le chitarre ricoprono un ruolo centrale senza mai sovrastare la voce, vera protagonista. Il sound aggressivo e distorto dell’inciso - continua Marcello Vitale - enfatizza la tensione emotiva del testo, amplificando il senso di disillusione che attraversa l’intero brano. Le strofe, invece, sono caratterizzate da una dinamica più contenuta, con un accompagnamento ritmico sobrio che lascia spazio alla voce, rendendo ancora più marcato il contrasto con l'esplosione sonora del ritornello. L’obiettivo è stato quello di vestire la canzone con un abito rock che però avesse radici ben piantate nel presente: da qui la scelta di usare un basso synth piuttosto che uno tradizionale. La struttura del pezzo, ricca di variazioni dinamiche, sottolinea l’altalena emotiva descritta, nel tentativo di creare un’esperienza d’ascolto intensa e coinvolgente>>.
di Roberto Dall'Acqua
Foto ufficio stampa
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