TERZO PAESAGGIO: VINCE LA NATURA
06 ottobre 2016
di Carolina Polo
Nei luoghi dimenticati dall'uomo, quelli che hanno vissuto prima lo sfratto della flora indigena, poi l'abbandono delle attività invasive antropiche, si sviluppa quello che il paesaggista francese Gilles Clément chiama: Terzo Paesaggio.
A partire dagli anni cinquanta del novecento, con il boom economico, le industrie italiane si sono diffuse a macchia d'olio in tutti gli angoli della città, in particolare nelle fasce più esterne, a confine con gli altri agglomerati, fino a costituire una periferia a maglie compatte.
Dagli anni settanta dello stesso secolo però, le industrie hanno incominciato a delocalizzarsi in aree più esterne, le fabbriche abbandonate, e non cedute per altre attività, hanno lasciato dei vuoti. In questi, prima il degrado, poi la natura, hanno iniziato a compiere processi di rinaturalizzazione delle aree dismesse; a memoria del passato che fu glorioso e produttivo.
Questo fenomeno rappresenta per la comunità e le amministrazioni comunali un monito del degrado cittadino, in realtà dalle macerie può sorgere un' incredibile quantità di specie che interagiscono per produrre biodiversità.
Il Terzo Paesaggio si identifica con questa tipologia di natura libera, distaccata dal controllo umano e quasi sempre temuta da quest'ultimo, perché sfuggente.
L'azione di estirpazione umana non è perfetta, ovunque si volga lo sguardo quindi, si noterà come il tentativo di non sottomettersi al controllo sia sempre vivo. Su un marciapiede, su un muro, in un canale di scolo, in ogni interstizio sono individuabili le tracce del Terzo Paesaggio. In modo più vistoso esso si manifesta in luoghi abbandonati, qui, le specie vagabonde, trovano una casa dove propagarsi. Chiari esempi sono proprio le ex zone industriali o i caseggiati disabitati. Dimenticati dalla frenesia urbana, questi luoghi vengono ripopolati da una fiera di nuovi abitanti, sfuggiti dal rifiuto umano. La loro eterogeneità è la causa del disprezzo, ma è proprio questa loro diversità a renderle preziose. L'aggregazione delle specie rinnegate è il luogo della creatività e dell'invenzione. Uno spazio sicuro per tutti, dove la mobilità biologica trova terreno fertile.
Il Terzo Paesaggio è quindi una preziosa risorsa, per poter assicurare alle città una biodiversità che garantisca forza e ricchezza.
Esempi concreti, di gestione consapevole di spazi autoregolamentati da questo 'habitat', sono presenti in molte località francesi tra le quali il Musée du quai Branly e alla Défense a Parigi.
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News » RICERCHE E STUDI | giovedì 06 ottobre 2016
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