ELISA SARTARELLI, SCRITTRICE ECLETTICA

22 aprile 2017

di Roberto Dall'Acqua

Elisa Sartarelli è una giornalista, scrittrice e blogger davvera poliedrica e multiforme; collabora con il "Corriere di Rieti e della Sabina", con il settimanale "Nuovo" e con il mensile "Dimensioni nuove". Si è Laureata in Lingue e Letterature Moderne all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e ha pubblicato la sua tesi in forma di saggio letterario con il titolo "Il mondo di Frances Hodgson Burnett: The Secret Garden, Little Lord Fauntleroy e A Little Princess" (La Riflessione 2010), e ne sta progettando una riedizione arricchita. È autrice e illustratrice di libri per bambini ambientati nel mondo delle Quadrobambole: "Le Quadrobambole" (Rea Edizioni 2010), "Nel mondo delle Quadrobambole" (Nicodemo Edizioni 2011) e "Le avventure del Mago Xilofono" (Arduino Sacco Editore 2014). Nel 2015 ha pubblicato con Arduino Sacco Editore "Viola su carta – Saggio sulla scrittura a mano e non solo" con l’introduzione della grafologa Iride Conficoni. Ha fatto da revisore di stile al libro "Gli anni oscuri di Bergoglio – Una storia sorprendente" (Àncora Editrice 2016), versione italiana della biografia di Papa Francesco dal titolo "Aquel Francisco" (Editorial Raíz de Dos, 2014) scritta dai giornalisti argentini Javier Cámara e Sebastián Pfaffen. Ha partecipato a due raccolte di racconti: “I Racconti di Cultora Centro-Sud” (Historica Edizioni 2015) con “La venditrice di speranza” e "L’Aviatore delle Fiabe" (Montegrappa Edizioni 2016) con "Il castello dei fiori d’arancio". Per il “Secondo concorso letterario di scrittura femminile” – 8 marzo 2015 – Questione di genere, la Collana I quaderni della biblioteca 2 contiene il suo saggio giornalistico: “Donne e uomini: questione di linguaggio”. www.ilgiornaledelricordo.it ha cercato di conoscerla più a fondo.

- Elisa come hai iniziato la tua carriera di scrittrice? <<Ho sempre amato scrivere. Non vedevo l'ora di cominciare le scuole elementari per imparare a leggere e scrivere. Da adulta ho ricominciato a disegnare le Quadrobambole, disegni che facevo da bambina, che poi sono diventate le protagoniste dei miei libri per bambini. Ho contattato varie case editrici e non ho più smesso di scrivere e pubblicare libri>>.

- Quanto ti arricchisce - professionalmente e umanamente - scrivere? <<Scrivere è la mia vita. Mi aiuta a pensare, a riordinare le idee, a ricordare, a immaginare. Più scrivo, più lavoro sul mio modo di scrivere e lo miglioro; è un esercizio continuo che porta solo a fare meglio>>.

- Se dovessi presentarti a chi non ti conosce cosa diresti di te? <<Ciao, sono Elisa. Sono una giornalista, una scrittrice e una blogger. Vivo in due mondi: il giornalismo con la sua cronaca e la sua quotidianità, e la scrittura di libri in mondi tutti miei. Amo leggere e posto le mie recensioni nel mio blog www.elisasartarelli.it>>.

- Parla dei tuoi libri. Quando scrivi sono più le emozioni che hai tu o quelle che dai a chi ti legge? <<Se dovessi parlare dei miei libri, ci metterei molto tempo... Avrei davvero tanto, forse troppo. Riassumendo: ho scritto libri per bambini (un romanzo e due libri di fiabe), un saggio letterario, un libro tra il diario e il saggio sulla scrittura a mano, e un romanzo breve. Si dice che quando si fa un regalo a qualcuno, se si è in dubbio, è meglio scegliere qualcosa che ci piace. Quando scrivo, metto in campo le mie emozioni, le mie idee, i miei pensieri. Oppure tiro fuori le sensazioni dei miei personaggi, che fanno comunque parte di me. E se queste emozioni arrivano a me, allo stesso modo raggiungeranno i miei lettori>>.

- Quanto è complicato e faticoso essere donna oggi nel terzo millennio e nella società dei social media? <<Non lo è. Se guardiamo ai secoli scorsi o anche solo a cent'anni fa, vedremo che la condizione della donna è decisamente migliorata in Occidente. Quindi mi ritengo fortunata ad essere nata in questa epoca storica. I social media fanno in modo che possiamo comunicare costantemente e in maniera continuativa con un vasto pubblico di amici e sconosciuti: lo vedo un fatto positivo, se i social media vengono usati in maniera adeguata>>.

- www.ilgiornaledelricordo.it si occupa di memorie, di storia. Qual è un bel ricordo (anche non professionale) di Elisa? <<Mi ricordo quando sentii Babbo Natale scendere dal camino. Ero piccola, ancora non andavo a scuola. Ricordo che mi svegliai di notte per un rumore forte, come di qualcosa che cadeva rotolando. In quel momento ero sicura: doveva essere Babbo Natale che scendeva dal camino! Volevo andare a controllare ma avevo anche tanto sonno e senza accorgermene mi riaddormentai. La mattina dopo mi resi conto di aver sprecato la mia occasione di cogliere sul fatto Babbo Natale. Ma mi consolarono i regali che trovai davanti al camino. Babbo Natale era passato. È un bel ricordo della mia infanzia>>.

- Che importanza ha per te il ricordo storico? Ricordare alle nuove generazioni avvenimenti, episodi e persone che - magari vissute in tempi lontani - hanno rappresentato una traccia per il futuro? <<Dal passato impariamo per il futuro. Credo che il ricordo storico abbia una grande importanza. Studiare la storia ci dice da dove veniamo e gli errori riconosciuti che sono stati fatti in passato ci insegnano a non ripeterli>>.

- Progetti, appunto, per il futuro di Elisa Sartarelli? <<Tanti libri in cantiere! Spero che EdiGiò pubblichi presto una mia raccolta di filastrocche con disegni miei da colorare. Per ora vorrei organizzare delle presentazioni per il mio ultimo libro: "La fine dell'estate (1992-2015)" edito da Lfa Publisher. Intanto, continuo a scrivere e disegnare...>>.

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