SICILA REGIONE TROPPO CALDA - FUOCO CAMMINA CON NOI

03 novembre 2023

di Marco Corona

Dopo l’ennesima, puntuale, estate di fuoco e incendi, che hanno ancora una volta ferito e distrutto la Sicilia, forse è opportuno, anche pedagogico, ricordare che non siamo – noi siciliani - soltanto gli irredimibili portatori insani di brucianti inciviltà, ma anche i virtuosi precursori di percorsi di bellezza: questo è stato, infatti, il Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve Naturali, approvato nel 1991 con decreto dell’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente.
Ma il percorso è iniziato addirittura più di 40 anni fa. È precisamente del 1981 la legge regionale n. 98, successivamente modificata e integrata dalla legge regionale n. 14 del 1988, con cui la Regione Siciliana, tra le prime in Italia, si è dotata di uno strumento normativo a tutela dell’ambiente naturale e ha previsto l’istituzione di parchi e riserve naturali, in primis, la riserva dello Zingaro, ripetutamente oggetto di devastazione e autentica araba fenice, meta di visitatori da tutto il mondo. Virtuosi precursori, dicevamo qualche rigo più su, basti pensare che la Legge Quadro nazionale sulle aree protette, la n. 394, è soltanto del 1991.

Con il Piano Regionale sono stati anche individuati gli enti gestori ai quali affidare la gestione e la cura di questo enorme patrimonio di biodiversità, realizzando una coraggiosa sinergia tra pubblico e privato. Oggi gli enti gestori sono 17, divisi tra soggetti pubblici - le ex Province regionali, il Dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale (ex Azienda Regionale Foreste Demaniali), l’Università - e soggetti privati, quali numerose associazioni ambientaliste: CAI, GRE, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Rangers d’Italia, WWF.

L’attuale quadro normativo, con la Legge Quadro nazionale, le direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli” con l’istituzione della Rete Natura 2000 e una sempre maggiore attenzione del legislatore, europeo, nazionale e regionale, alla salvaguardia delle risorse naturali hanno portato la Sicilia a “possedere” un eccezionale sistema di aree protette, che occupa nel suo complesso circa il 20% del territorio regionale.
Il paesaggio siciliano annovera davvero una grande quantità di ambienti naturalisticamente rilevanti, soprattutto se rapportata alla superficie dell’Isola, che regalano una straordinaria biodiversità al sistema biotico isolano, connotandolo di varietà, complessità e talvolta unicità.

Il patrimonio naturale della Regione Siciliana è oggi costituito non solo da 4 parchi regionali, 1 parco nazionale e 75 riserve naturali regionali, ma anche da 245 Siti Natura 2000, 7 aree marine protette e 93 geositi – località, aree o territori in cui è possibile individuare un interesse geologico o geomorfologico per la conservazione. Ecco perché il sistema delle aree naturali protette siciliane rappresenta veramente un unicum in quanto a numero ed estensione di aree tutelate, ricchezza di biodiversità e pluralità di soggetti coinvolti.
Sulla carta, dunque, siamo da sempre all’avanguardia in tema di protezione e salvaguardia ambientale.
Sulla carta, appunto. Ma la carta – si sa - al primo refolo di scirocco, brucia voluttuosamente per autocombustione.

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News » DIBATTITI E OPINIONI - Sede: Nazionale | venerdì 03 novembre 2023