COVID 19 - UN MILIARDO DI PERSONE A RISCHIO
27 dicembre 2022
di Paola Bonacina
Era il 27 dicembre 2020, giorno passato alla storia in Europa come il V-Day tanto atteso, dopo mesi in cui il coronavirus Sars-CoV-2 aveva sconvolto vite, sopraffatto ospedali e chiuso intere società, portando con sé danni economici e psicologici inediti. A distanza di due anni la situazione è decisamente migliorata tranne che in Cina dove i contagi sono ancora pericolosamenti allarmanti.
"La situazione Covid in Cina a me preoccupa moltissimo: sono un miliardo e mezzo di persone e, con un virus che contagerà probabilmente il 50% circa della popolazione, si pensi a quanti giri farà questo patogeno. Il rischio è di avere un 'fuoco di ritorno' delle persone che viaggeranno e arriveranno qua e che magari potranno portare delle varianti più contagiose, anche se speriamo non più pericolose. Del resto, però, se una variante è resistente alle vaccinazioni è automaticamente più pericolosa e mi auguro che tutto questo non succeda". E' l'analisi di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che commenta il quadro con cui si sta confrontando la Cina, alle prese con una maxi ondata di contagi. Intanto Il Giappone ha imposto l'obbligo di tampone per chi arriva proprio dalla Cina che è nel pieno dell'emergenza con 250 milioni di casi stimati in 20 giorni. "Di fronte alla nuova situazione occorre lanciare una campagna sanitaria più mirata per proteggere la vita delle persone" dice il presidente Xi. Nonostante tutto quello che sta succeddendo la speranza rimane “E' una sberla, uno schiaffo - afferma il medico genovese - al movimento no-vax che ha portato avanti per due anni l'idea che quelli a mRna fossero vaccini genici, sperimentali. Nella realtà - ribadisce - meno male che abbiamo fatto questi vaccini e non abbiamo puntato su vaccini diversi come per esempio quelli cinesi o quelli russi, o altro. Mi auguro che ora il movimento no-vax rimanga in un angolo, perché parlando continua a far danni e a far male" - Bassetti continua - "Ci vuole, a mio avviso, un intervento urgente da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di tutto il mondo per dare una mano alla Cina in questo momento, mandare dei vaccini che funzionano e dei farmaci, degli antivirali. Credo sia arrivato il momento di farlo, perché il mondo è globale e, se le cose vanno male in una parte del globo, rischiano di ritornarci indietro in forma anche peggiore", conclude.
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