La Singla, ballerina che incanta al cinema

15 novembre 2024

Antonia Singla, conosciuta come “La Singla”, è una figura emblematica del flamenco, capace di affascinare i palcoscenici più prestigiosi d’Europa negli anni Cinquanta e Sessanta nonostante la sua sordità. La sua straordinaria storia, segnata da una personalità resiliente e da un talento unico, è ora al centro di un docu-film diretto da Paloma Zapata, che è stato presentato il 14 novembre, in coincidenza con la Giornata Mondiale del Flamenco.
La Singla, già vincitore di prestigiosi premi come il Miglior Documentario al Krakow Film Festival e il Premio del Pubblico al Festival Docs Barcelona narra la vita incredibile di Antonia Singla. Nata nel 1948 tra le baracche della Barceloneta, Antonia perse l'udito in giovane età a causa di una malattia. Cresciuta solo dalla madre, essendo stata abbandonata dal padre (che ricompare però appena saputo del suo successo), la ragazzina diventò comunque giovanissima una star del flamenco grazie al suo talento davvero ipnotico e a uno sguardo pieno di furia altrettanto straordinario. “Sputa fuoco con la bocca e lo spegne con i piedi", così Jean Cocteau ha descritto Antonia Singla che a soli 17 anni riuscì ad impressionare figure del calibro di Salvador Dalì e Jacques Cocteau.

Tuttavia, all’apice della sua carriera negli anni ‘70, scomparve misteriosamente dalle scene. Nel film, la regista Paloma Zapata esplora le tappe della vita della ballerina, alternando materiali d’archivio con riprese nei luoghi più significativi della sua carriera. Il docufilm include le sue collaborazioni con artisti come Paco de Lucía ed El Lebrijano e si avvale dell’interpretazione di Helena Kaittani, che interpreta l'alter ego della regista e indaga sulle ragioni dietro la misteriosa scomparsa di Singla. La storia di Singla è un monito sulla capacità delle grandi figure artistiche di scomparire dalla vista, nonostante la loro impattante presenza sulle scene. Il film risponde, in minima parte, a questa enigmatica sparizione, ma soprattutto rende omaggio non solo al flamenco, ma anche alla resilienza e al coraggio di un’artista che, sfidando ogni difficoltà, ha lasciato un’impronta indelebile nella danza spagnola. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito di EXIT Media e consultare il programma completo delle proiezioni nelle principali sale italiane.

di Paola Bonacina

Foto ufficio stampa

Video https://youtu.be/3VyNakWH6pw?si=ex4vH6mAwTsP4wJh

 

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