MARIAN TRAPASSI - IL RICORDO DI “MIO PADRE”
17 marzo 2020
di Roberto Dall’Acqua
È online il video di “MIO PADRE”, il singolo della cantautrice MARIAN TRAPASSI estratto dal suo ultimo album di inediti “BIANCO”. Il video è visibile al seguente link : youtu.be/_crZi6Uf5ZA.
Il singolo “MIO PADRE” è tratto dall’album “BIANCO”. Il video è nato dal desiderio del giovane regista Alessandro Cracolici, già alla terza collaborazione con Marian, di tradurre il significato di questo brano in sequenze di immagini. Per ricreare l’atmosfera intima e privata che il brano suscita nell’ascoltatore, la protagonista della storia viene ritratta sempre di spalle, accompagnando passo dopo passo lo spettatore in un percorso che segue i ricordi quotidiani e significativi del ricordo del padre. Il punto di vista degli spettatori di questi piccolo cortometraggio è quello di un posto privilegiato, come un buco di una serratura, dal quale osservare l’evolversi della vita di altri.
‹‹Questa canzone - racconta Miriam Trapassi - è nata di getto, è una cosa rara, ma a volte succede. Mi sono seduta al piano e pensando a mio padre si è scritta da sola. Ricordo che quando l’ho finita mi sono chiesta se avrei mai avuto il coraggio di farla ascoltare a qualcuno, non sapevo se sarebbe finita nel disco o meno. E’ stato il mio modo di parlare con mio padre e confessargli quello che è stato per me, ora che lui non c’è più e non avrei potuto farlo in nessun altro modo se non con la musica. C’è dentro il perdono e anche la rabbia, ma anche la serenità di aver compreso, da adulta, che un genitore è soltanto un essere umano e come tale imperfetto a volte inadeguato e incompetente per quel ruolo. L’assenza di mio padre ha pesato nella mia vita tanto quanto la sua presenza. Ingombrante in ogni caso. Ho avuto la possibilità di riavvicinarmi a lui solo troppo tardi e questo era quello che ancora avrei voluto dirgli.”››.
“BIANCO”, prodotto da Paolo Iafelice, per Adesiva Discografia, segna un nuovo capitolo nella carriera artistica della cantautrice siciliana, ma milanese d’adozione: si distacca dai precedenti lavori e si impone con uno stile preciso e omogeneo, che va dal jazz, al blues, al folk, con 12 brani eleganti e raffinati negli arrangiamenti e nella scrittura. Musicalmente, l’album si ispira ai moderni chansonnier francesi e alle grandi cantautrici italiane e americane.
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