Lidia Simonetti scrittrice originale1/11/2021

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Lidia Simonetti scrittrice originale1/11/2021

di Roberto Dall'Acqua

Lidia Simonetti è una scrittrice originale. Grande divoratrice di libri, specialmente i classici della letteratura, ha sempre pensato che il mondo dell'editoria fosse destinato a pochi eletti. Da qui le sue iniziative - come "Inizio a Scrivere" - destinate a far incontrare scrittori professionisti e affermati e persone alle prime esperienze di scrittura.

- Lidia come nasce il tuo amore per la scrittura?

All'età di 12 anni sono stata adottata, mi sentivo diversa ed estranea a ciò che mi circondava. Era come se, realtà e fantasia si fossero fuse. Ero una ragazzina riservata, incline alla solitudine, in essa  trovava ampio spazio la lettura di grandi classici come: "Piccole donne",  "Orgoglio e Pregiudizio", "Il conte di Montecristo" oppure "Va dove ti porta il cuore", " Diario Poetico" , "Anima mundi",  "Cuore di ciccia", ecc.. Dal leggere spasmodico al  provare a scrivere qualcosa il passo è stato breve.

- Come hai scoperto questo settore?

Ho sempre guardato il mondo dell'editoria come qualcosa destinato a pochi eletti. Non abbiamo molti scrittori che vivono grazie alle loro opere. Solitamente questo settore è pieno di persone che scrivono per diletto, per passione. Parlo dei CD scrittori emergenti. Ho sempre saputo dell'esistenza di questo settore. La verità è capire bene cosa ci si aspetta dalla scrittura e quali sono gli obiettivi da voler raggiungere ma soprattutto se si è in grado di raggiungerli.

Come ti rapporti con i social? Li usi?

Si li uso. Appena ho finito di scrivere Scintilla mi sono guardata intorno. I social sono pieni di gruppi letterari per scrittori emergenti. Da questi ti si apre un "mondo" : quello della piccola editoria,  degli scrittori che si autopubblicano... alcuni per scelta, altri perché scottati da case editrici ed altri ancora perché "scartati da queste ultime". Io stessa qualche mese fa  ho creato un gruppo per scrittori, lettori e professionisti del settore editoriale. Ho voluto creare una vetrina promozionale e al tempo stesso di incontro tra scrittori e professionisti.

- Il tuo ricordo, personale o professionale, più emozionante.

Un ricordo personale. Venivo fuori da un matrimonio disfunzionale di 10 anni dove dipendevo a 360 gradi da mio marito. Appena separata tutto era nuovo, meraviglioso. Ogni piccola attività quotidiana per me era una novità: andare in posta a pagare una bolletta,  entrare in un bar da sola a bere un caffè,  firmare un contratto di lavoro o di locazione... ricordo che tutto, anche una semplice passeggiata era una conquista. Ancora oggi ricordo quel periodo come emozionante perché ho ripreso davvero a vivere, pensare e agire. 

- Alejandro Jodorowski afferma: <<Il tempo asciuga il superfluo e conserva  l’essenziale. Che ne pensi?>>.

È vero! In ogni settore oggigiorno viviamo di "superficialità" . Se ci pensiamo bene anche i rapporti, le relazioni vivono di questo: siamo tutti attenti a quanti like riceviamo nei nostri profili ad esempio, ci preoccupiamo poco del nostro modo di relazionarci quotidianamente, nella vita reale perché tanto torniamo a casa e indossiamo i panni "del leone da tastiera". Volendo tradurre questa reale affermazione in  termini editoriali possiamo dire: il tempo elimina le opere superflue e ricorda per sempre solo quelle essenziali ossia i grandi testi che hanno fatto la storia della scrittura contemporanea. Ricordo che  un bravissimo editore, parlando di scrittura, mi disse : "Lidia il punto non sta nello scrivere un bel testo con 3000 personaggi che vivono situazioni roccabolesche.  Quando tu scrittore inizi a scrivere, devi pensare a quale contributo puoi dare col tuo libro, alla letteratura italiana ".

- Cioran, d’altro canto, afferma: <<Quando un cane abbaia a un ombra mille cani ne fanno una realtà>>. Che ne pensi? Esiste nel tuo ambiente questo modo di vedere?

Assomiglia al detto "quando una pecora alza la testa tutte le altre le vanno dietro" sicuramente esiste questa modalità di approcciarsi alla vita, tutti ne siamo spettatori. Personalmente non fa per me. Sono sempre stata la CD nota stonata in mezzo al coro, non ho mai seguito "il cane , di turno, che inizia ad abbaiare". Ho sempre seguito i miei valori, i miei pensieri prendendo tante volte percorsi tortuosi, sententomi dire di aver sbagliato, di non aver fatto "scelte semplici e lineari". Non sta a me giudicare né me stessa né chi segue la massa, ognuno di noi è il padrone indiscusso della sua esistenza e ne fa ciò che meglio crede.
 
- Come vedi il tuo futuro? Obiettivi personali e professionali?

Mi vedo impegnata nella promozione del mio libro, nella stesura di uno nuovo, nella gestione e crescita del gruppo "Inizio a Scrivere", nel riuscire a promuovere altri autori emergenti attraverso "le settimane promozionali autori " promosse dalla mia pagina "Lettura, che passione".  Per quanto riguarda gli obiettivi personali continuerò ad essere la mamma di Soraya, Anthea e Anna. Da 16 anni e per moltissimi anni ancora il mio obiettivo personale sono loro 3. 

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