"INDIFFERENZA: DALLE LEGGI RAZZIALI AI CAMPI DI STERMINIO"
L’anno 2018 è stato l’80° anniversario dall’emanazione delle leggi razziali in Italia, che hanno segnato l’avvio di una dolorosa stagione di discriminazione contro gli ebrei, durata dal 1938 fino alla fine della seconda guerra mondiale, e sfociata in 6 milioni di morti in tutta l’Europa. Se ne è parlato molto nel corso dell’anno, ma non ci sembra inutile riproporne ancora una volta il ricordo, in coincidenza con la data del 27 gennaio, dedicata universalmente alla ricorrenza della Shoah, e in coincidenza con la liberazione del campo di Auschwitz. Le leggi razziali vennero promulgate dal governo fascista in Italia gradualmente, quasi in sordina, tra l’incredulità e l’indifferenza della popolazione italiana (ebraica e non), in un clima di crescente inquietudine e soffocamento delle libertà civili e individuali. Né di quanto accadde è mai stata fatta sufficiente chiarezza, e la conoscenza storica dei fatti di allora è tuttora carente e poco razionalizzata, soprattutto fra i giovani che dovranno costruire il mondo del futuro. L’evento più eclatante fu il quindicinale La difesa della razza uscito per la prima volta il 5 agosto 1938, con il consenso e la collaborazione di 10 studiosi e intellettuali, tutti professori universitari, ma non fu certo il solo. Il censimento degli ebrei, realizzato il 22 agosto a Milano e in tutta Italia; la raffica progressiva dei decreti razziali, iniziata il 3 settembre, che espellevano gli studenti ebrei dalle scuole, gli ebrei stranieri dall’Italia, gli insegnanti e i docenti ebrei da tutte le scuole e le università, i dipendenti statali dagli uffici pubblici, fino al RDL del 17 novembre 1938 intitolato Provvedimenti per la difesa della razza italiana, e altri ancora sono tutti tasselli di un lungo percorso discriminatorio che ha preceduto e attraversato tutti gli anni della seconda guerra mondiale, culminata con lo sfacelo generale dell’Europa e con le deportazioni e lo sterminio generale degli ebrei. L’Associazione Nestore e la Società Umanitaria vogliono ancora una volta richiamare alla consapevolezza e al ricordo di tutti ciò che accadde, perché la vigilanza di ognuno e la memoria collettiva impediscano che ciò possa di nuovo verificarsi.
INTERVENGONO
Mino Chamla Filosofo, docente delle Scuole Superiori della Comunità Ebraica di Milano Emanuele Edallo Ricercatore di Storia Contemporanea, Dipartimento di Studi Storici (Università degli Studi di Milano Esther Misul Sopravvissuta campi di sterminio), coordina Davide Riccardo Romano, editorialista La Repubblica -
Umanitaria
via San Barnaba, 48
Milano
Informazioni
Dott. Jenny Barbieri
Consigliere Associazione Nestore
Via Francesco Daverio, 7
20122 Milano
Tel. 02.57968.324
e-mail:
nestore@associazionenestore.euweb:
www.associazionenestore.euSostieni le nostre iniziative:
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