SMASCHERIAMO LA VIOLENZA

25 giugno 2018

di Raffaella Bonora Iannece

_Il fondamento della vergogna non è il nostro sbaglio personale, bensì che tale umiliazione sia visibile da tutti._
_M. Kundera_

Oggi lasciamo la parola ad una ragazza vittima di bullismo.

Salve! Voglio mettere nero su bianco la mia testimonianza, affinchè altre persone in situazioni simili non si sentano sole. Purtroppo siamo in tanti.
Da molti mesi una donna di mezza età, mai incontrata dal vivo se non per pochi minuti, una sola volta di sfuggita, è diventata la mia stalker, bulla e il mio heater personale, scrivendo in media una decina di insulti per volta. Una persona che non solo ha il doppio della mia età, ma che si professa pacifista e lavora nel sociale. Io non ho intenzione di scendere ai livelli di questa persona, non ho intenzione di insultare o perseguitare, perchè fin dal primo insulto, mi sono ritenuta superiore a questo mare di fango. Gli insulti sono dei più vari, a carattere personale, professionale, lavorativo, familiare e contro i miei amici. La persona è stata da me bloccata in ogni modo ma, non so come, continua a leggere i miei post. Ciò che però mi indigna di più è la sua totale assenza di vergogna. Passa le giornate su fb ad insultare chi, invece, lavora e lo fa seriamente. Questa donna ha una doppia personalità, dietro la tastiera da' il peggio di se', il suo profilo personale è un patchwork di insulti vari, fuori dal mondo cybernetico, invece, è una persona che lavora nel sociale, si prodiga per gli altri, iscritta a numerose associazioni di beneficenza e questo mi spaventa ancora di più. Il mio è, più che altro, un inno a queste  associazioni: informatevi sui vostri collaboratori, leggete le loro bacheche fb, i loro commenti, ma con attenzione, perchè una mela marcia rovina il cesto. Sto parlando di una persona che ha il proprio profilo ricolmo solo di frasi razziste, insulti e link violenti, all'apparenza contro ignoti. La persona di cui parlo ha scritto innumerevoli offese pesanti, oltre a post che inneggiano al suicidio e varie minacce. Può una donna così essere d'aiuto all'interno di un contesto che promuove l'uguaglianza, la giustizia, la cooperazione? Io non credo. È solo l'ennesimo caso di doppia personalità, è il mostro che si nasconde dietro una facciata di ipocrisia.
Voi vi chiederete "perchè" tutto questo, perchè prendersela con me. Ebbene, non lo so, la persona in questione non ha mai voluto dirlo, da brava vigliacca si è nascosta dietro una tastiera e non ha mai avuto il fegato di dirmi in faccia perchè mi odiasse tanto. Io l'ho vista solo una volta in vita in mia, non ricordo nemmeno bene il suo volto, non abita nella mia stessa città, non frequentiamo gli stessi ambienti, abbiamo gruppi di amici totalmente diversi, insomma non abbiamo nulla in comune... Ma il punto non è chi è lei e chi sono io, non sono le centinaia di link e stati scritti contro di me che, forse, proprio in questo momento, stanno aumentando. Il punto è che queste persone vivono in mezzo a noi, persone dall'aspetto innocuo che nascondono una scintilla di follia. E se questa scintilla, un bel giorno, innescasse una bomba? E se... non voglio pensare al peggio. So solo che, una persona il cui scopo nella vita nell'ultimo anno si è rivelato essere quello di insultare pesantemente un altro essere umano, una persona adulta, non una ragazzina, cercando di sfruttare problemi di salute e problemi familiari gravi, senza avere rispetto nemmeno dei lutti... è una persona malata, pericolosa, dalla quale ci si può aspettare di tutto...e noi oggi permettiamo a questa persona di interagire con ragazzi che vivono disagi psichici, all'interno di strutture nate per difendere i propri ospiti da soggetti simili. Ho provato a farle capire in tutti i modi il male che sta facendo, lei addirittura mi ha contattato, ma parlare con certa gente da meno frutti di una bella chiacchierata col muro. Le ho fatto notare, e le hanno fatto notare altre persone, che ha esagerato, che quasi un anno e centinaia di post crudeli, contro me, i miei amici e la mia famiglia, sono decisamente troppi, le ho anche chiesto perchè mi odiasse tanto, cosa l'avesse spinta a compiere un'azione così deplorevole, ancor di più per una donna della sua età.
Silenzio. Ogni mia parola si è rivelato un raggio di sole in un buco nero. Lei è convinta di avere ragione, lei è convinta che questo è il modo giusto di agire, lei è convinta che in internet si è liberi di fare e dire ciò che si pensa, senza rispettare regole sociali e morali. Ma non è cosi. Internet è un grande mezzo ma solo in pochi hanno davvero compreso il suo utilizzo e la sua potenza. Internet non è il Paese dei Balocchi, è l'estensione del nostro mondo e, come tale, ha regolamenti severi che vanno rispettati. Come diceva Martin Luther King " La mia libertà finisce dove comincia la vostra".
Cosa mi auguro per il futuro?  Che non solo questa persona, ma tutti quelli come lei, si rendano conto degli sbagli che stanno commettendo e la smettano, prima che sia troppo tardi. E se non dovesse essere possibile una loro redenzione, che possa nascere una costituzione in grado di difendere i più deboli, delle leggi che proteggano da atti di cyberbullismo, non dimentichiamo che troppi ragazzini sono morti a causa di un insulto o di una foto su un social. Adesso basta.

 

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News » INCHIESTE - Sede: Nazionale | lunedì 25 giugno 2018