Pelé o Maradona? L'eterno dilemma... 1/1/2023

Memoria per Pelé o Maradona? L'eterno dilemma...

Aggiungi il tuo ricordo al diario

Pelé o Maradona? L'eterno dilemma... 1/1/2023

di Giovanni Curatola

Il direttore del "Giornale del Ricordo" mi chiede con insistenza almeno una ventina di righe su Pelé, scomparso 4 giorni or sono. Sa bene che non posso rifiutarmi (per motivi affettivi s'intende, non certo professionali o gerarchici), ma io so altrettanto bene che trovare qualcosa di originale e ancora non scritto su un personaggio di tale caratura è impossibile. A meno che non si rovisti nei ricordi personali, il che nel mio caso è impossibile visto che quando la "perla nera" lasciò la Nazionale brasiliana (1971) il sottoscritto non s'era ancora affacciato a questo mondo,  quando lui smise col Santos (1974) beveva latte dal biberon e quando lui appese definitivamente le scarpe al chiodo (1977) vedeva "Goldrake" e "La pantera rosa" in tv, "Sandokan" al cinema e canticchiava "Jhonny il Bassotto" senza ancora sapere il calcio cosa fosse.

Dalla cultura calcistica fattasi successivamente attraverso tv, giornali e racconti dei più grandi, il sottoscritto si andò formando una sua personale convinzione, che alla prova suprema del dilemma Pelé-Maradona (quest'ultimo si, costantemente seguito in tv dal suo approdo al Napoli del 1984 alla squalifica e fuga dall'Italia per cocaina, 1991) gli fece inequivocabilmente optare per il brasiliano. Epoche diverse, tipi di calcio diversi, dunque paragone a rigor di logica improbabile. Eppure, salvo rarissime eccezioni, si tratta alla quasi unanimità dei più grandi fuoriclasse della storia del pallone, ed è fisiologico che i mass media giochino su questa dicotomia, inventando o accrescendo una rivalità che non solo le loro epoche diverse ma anche i rapporti personali post-carriera era nei fatti ben poca cosa. Ad ogni modo, volendo con forse un pò di magnanimità verso l'argentino considerarli calcisticamente davvero alla stessa stregua benché i freddi numeri a confronto di trofei vinti, reti fatte e altre performance facciano pendere l'ago della bilancia più verso Pelé, l'elemento che entra in gioco a far la differenza tra i due (proprio come la differenza reti nel caso di due squadre finite a pari punti) si sposta sul lato umano, e lì francamente per condotta morale, esempio fuori dal campo, forma e contenuti delle dichiarazioni e interviste rilasciate e, diciamolo pure simpatia, fra Pelé e Maradona c'è francamente (o, almeno personalmente) un abisso.

E oggi che il Brasile (e non solo quello) e il mondo del calcio tutto (e non solo quello) piangono la scomparsa del goleador più prolifico di tutti i tempi nonché l'unico calciatore dell storia capace di alzare ben 3 volte la Coppa del Mondo, concludo queste 20 righe concordate col direttore con un aneddoto, anche questo riportato da varie testate in questi giorni ma eloquente della cifra qualitativa di Pelè: quando, nel 1981, agli ordini del regista Houston fu girato a Budapest il celebre film che in Italia verrà proiettato col titolo "Fuga per la vittoria", per la scena chiave del film, ossia la plastica rovesciata al volo con cui Pelé segna il 4-4 finale della partita fra una selezione di prigionieri Alleati e la Germania nazista, fu necessario un solo "ciak". Non ci fu bisogno di ripeterla: venne perfetta già al primo tentativo. Per l'incredulità del regista che corse quasi in lacrime ad abbracciare Pelé. Chissà di quanti "ciak" avrebbero avuto bisogno altri esseri umani, pur campioni, per realizzare una simile prodezza. Alla "perla nera" ne bastò uno solo. Il che mi fa rettificare, con le dovute scuse, il giudizio precedente: è stato Maradona il miglior calciatore del pianeta. Pelé veniva da un altro satellite.

Edson Arantes do Nascimento, Três Corações 23 Ottobre 1940 - San Paolo, 29 Dicembre 2022

© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it

Aggiungi il tuo ricordo al diario


Il Giornale del Ricordo

Scrivi il tuo ricordo