Franco Nisi, uomo delle idee 1957-2016

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Franco Nisi, uomo delle idee 1957-2016

di Vittorio Esperia

Franco Nisi, giornalista, autore televisivo e conduttore radiofonico, è morto a Milano dopo una lunga malattia. Dopo le scuole medie inferiori studia al Conservatorio: musica, pianoforte, teoria, solfeggio, armonia e composizione. Lavora a Radio Italia fin dalla nascita dell'emittente ma, nel corso della sua carriera, è stato anche autore televisivo per programmi di rilevanza nazionale. Gli inizi sono, nel 1977 a Radio Metropoli, a Radio Derby, due anni dopo, e dopo un passaggio nel 1981al circuito Multiradio Studio 21, approda, nel 1982, a Radio Italia, emittente di cui diviene direttore l'anno successivo, per la quale ha lavorato per trentaquattro anni collaborando nel corso delle stagioni con la redazione giornalistica del network e contribuendo al lancio di diverse iniziative, come il “RadioItaliaLive - Il concerto”, e della rete televisiva Video Italia, poi diventata Radio Italia TV. All'attività radiofonica ha accostato quella televisiva, lavorando in qualità di autore per numerosi programmi televisivi e scrivendo testi per Toto Cutugno, Mara Venier, Loretta Goggi, Lello Arena, Massimo Lopez, Piero Chiambretti, Alba Parietti. Nel 1996 ha condotto per  TMC2 il varietà musicale “A casa con Radio Italia”, mentre nello stesso periodo ha ideato per TMC il varietà musicale “Sei forte!”. È stato anche autore di Mike Bongiorno, curando per lui trasmissioni come “Tris”, “Viva Napoli”, il 47° “Festival di Sanremo” e l'edizione 1991-1992 di “Telemike”. Ha inoltre collaborato all'edizione di “Domenica in” del 1933 e l'edizione di “Sanremo Estate” del 2004. In carriera ha ricevuto numerose onorificenze e riconoscimenti: il 22 ottobre 2004, presso la sala del Cenacolo della Camera dei deputati a Roma, è stato insignito della laurea honoris causa in Economia e tecnica della comunicazione. Lo ricordiamo con le sue parole. Il primo ricordo radiofonico, da radioascoltatore fu «La Rai degli anni '60: Lelio Luttazzi con la sua “Hit Parade”, Gino Bramieri con “Gran varietà” e, naturalmente, “Alto gradimento”di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. Il primo ricordo televisivo, invece, fu “Carosello”, “Studio uno” e i telefilm che seguivano: Perry Mason, il Dr. Kildaire; potevo stare alzato solo di sabato sera». «Ho coltivato fin da bambino - prosegue Nisi - la passione per la musica e il giornalismo: mettevo i dischi alle feste delle mie sorelle e, già in quinta elementare, distribuivo un settimanale a scuola tutto redatto da me. Lo battevo a macchina la sera con la Olivetti 22 di mio padre». Il primo disco mandato in onda fu “Burattino senza fili” dell’amico Edoardo Bennato e gli inizi a Radio Italia furono eccitanti: «Avevamo 22.000 ascoltatori - puntualizza Nisi - quando sono arrivato. Conoscevo Volanti dal 1976, anzi sono stato io a convincerlo a trasmettere. Il primo notiziario era originale, diverso da quello delle altre emittenti: prima le notizie curiose e originali, poi notizie nazionali ed internazionali, con un notiziario così originale aiuta a distinguere Radio Italia Solo Musica Italiana. Fino al 1984 l’emittente raccoglie sempre più consensi: si ascolta in diverse città del Nord, si guadagna l’attenzione degli artisti del panorama musicale nazionale e negli studi cominciano ad arrivare i primi ospiti di nome. A rompere il ghiaccio ci pensa, nel 1986, Loredana Bertè, poi arrivano gli altri: Gianna Nannini, Gianni Morandi, Riccardo Cocciante, arrivò persino Julio Iglesias. Nel 1986 Radio Italia si trasferì, da via San Gregorio, a via Felice Casati, e il progetto di dar vita a un’emittente nazionale ha un’accelerazione. A differenza delle altre emittenti nazionali, Radio Italia decide di raggiungere tutto il Paese in parte con un segnale unico diffuso contemporaneamente in tutta la penisola da una rete di trasmettitori, in parte rendendo omogenea la programmazione di diverse radio locali. Queste radio si collegavano per sei ore al giorno con la sede centrale di Radio Italia ripetendone i programmi e, per il resto della giornata, trasmettevano in proprio, ma sempre solo musica italiana secondo lo stile indicato da Volanti. A questo punto Volanti chiese alle radio locali di affiliarsi a Radio Italia ed arrivarono molte adesioni. Dal 1989, pian piano, Radio Italia comincia a collegare tutta l'Italia, nel 1992 la syndication si può dire ultimata. La nostra radio era inoltre diventata la casella postale degli artisti, fin da allora un ascoltatore poteva scrivere a un cantante tramite Radio Italia, la redazione avrebbe poi passato la lettera al cantante».

Franco Nisi, Milano 11 Dicembre 1957 – Milano 7 Novembre 2016

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