Ester Pantano - Attrice sublime

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Ester Pantano - Attrice sublime

di Roberto Dall'Acqua

Foto di copertina e foto centrale Maddalena Petrosino 

Ester Pantano è un gioiello prezioso. Un diamante levigato e sfaccettato. Un'attrice eccellente e una splendida persona.

- Il primo passo non ti porta mai dove vuoi andare ma ti toglie da dove sei.

L'mportanza di muoversi, di agire, a volte anche quando non si ha la forza, non si ha la voglia.Il movimento permette - come nell'acqua, come è la nostra origine - uno spostamento. Quindi se noi siamo a galla, in uno stagno, quest'onda, questa propagazione consente un movimento. Da questo momento noi ci troveremo, per caso, a incrociare e a incontrare altri eventi, altre persone che magari stavano ferme o si stavano muovendo E quindi da lì la possibilità d'interagire e di trovarsi, a volte, i in delle occasioni che a volte sono volute, a volte otteniamo qualcosa, altre sono degli incontri, che ci fanno avere altre strade, altri obiettivi che, magari, ci riconducono, ci riposizionano. Rimettono la bussola in ordine,

- Montalbano, Makari, Imma Tataranni, I Leoni di Sicilia, Love Club, il teatro. I set. Cosa ti tolgono, cosa ti danno?

Mi danno uno sguardo super aperto sulle culture diverse, mi danno la conoscenza, l'esplorazione. Mi danno il rimettere in discussione tutto quello che acquisisco e tuttto quello che credo di sapere. Mi tolgono la fissità, mi privano di quella che è l'abitudine e il tempo lento. La noia, quella che ci permette di stare fermi e basta, anche se ci sono delle fasi in cui - l'attore, l'artista - è in stop tra una cosa e un'altra. Però non è mai uno stop reale, magari è uno stop dal lavoro ma sei sempre in azione; l'azione è in realta perenne; c'è  sempre l'aggiornamento, almeno io tengo sempre a voler studiare, approfondire, a fare ricerca a appassionarmi, ad ampliare quello che è il mio bagaglio.

- Mafia. Con e senza articolo.

Mafia è purtroppo geolocalizzata. Viene identificata e viene ritenuta radicata solo in alcuni luoghi. Invece la mafia, sfortunatamente, è ovunque: é dappertutto in una maniera incredibile, in piccoli gesti, in alcuni modi d'atteggiarsi, in alcune ostruzioni, impedimenti. La mafia per me corrisponde a quelle transenne, non dichiarate, in cui non vieni avvisato due chilometri prima che ci sarà un'interruzione. Quindi tu sei convinto che quella strda è libera, è la strada giusta ma a un certo punto ti trovi una transenna. Per cui devi rimettere in discussione tutto, arriverai in ritardo; ci sono tutta una serie di cose che dovrai ricalcolare e nessuno pagherà per quel tuo ritardo. Nessuno ti potrà ridare quel tempo che hai perso, persone che non sei riuscito a incontrare. Quindi è qualcosa di amaro ma anche di invisibile, e riesce ad agire nella sua invisibilità perchè non riesci ad attribuire la colpa realmente a qualcuno. E' un modo subdolo di agire per cui non hai un'immediata identificazione: va bene dici, ecco la colpa è di quello, però c'è qualcosa che non funziona, senti che c'è un ingranaggio mancante ma non riesci mai a capire dove. E' come se fosse un po' un fantasma: un fantasma reale però, che si muove,  che agisce, che manipola.

- Chi porteresti con te su un'isola deserta?

La moto. L'amore per la moto nasce da sempre; dal momento in cui moto ha significato la prima libertà dei 14 anni, la libertà di esplorare, avere la possibilità di scegliere, appunto, che strada prendere: Quindi in questa libertà, indipendenza, in questo non dover stare in fila, poter parcheggiare e andare al mare in modo pratico; in tutta questa libertà e anche consapevolezza di quello che è la leggerezza. Il necessario risalta, il mezzo a due ruote ti mette in una condizione di dovere portare con te ciò che ti serve, ciò che è necessario. Ed è una grande arte che io cerco d'affinare da anni, perchè quando hai una macchina, hai dello spazio e sei convinto di doverlo per forza riempire: una sorta di horror vacui, non riesci mai a esser leggero, dici peroò mi posso portare qualcos'altro. Il mezzo a due ruote, invece, ti permette una libertà, una velocità. L'essenziale che dovremmo veramente tanto coltivare, e questo la moto mi sta permettendo di vivere appieno.

- Cosa c'è dietro l'angolo (film, libri, un piano B)?

In questo momento preciso sono su un set di un film nuovo che mi vede protagonista. Siamo nelle Marche e stiamo girando e quindi, oltre a essere felice, so che ci sono tante rinunce. So che è un percorso lungo, so che faccio questo lavoro da anni, ed è arrivato. E' arrivata una delle cose che ti servono, una cosa che vuoi fare: è arrivato il cinema. Inizierò, poi, un'altro progetto - subito dopo - sempre cinematografico. Quindi sto sempre seminando e sempre seminerò. Pero quest'anno è come se stessi raccogliendo delle cose, come se il rientro da Bali, tutta una serie di considerazioni... E' venuta a mancare una mia zia Kaha Mohamed Aden, che amo molto, una scrittrice. Mi ha dato assolutamente il senso della vita, il senso di dover stare nella  vita e quindi di dover veramente fare i conti con ciò che ti far stare bene e di non stare in ambienti inquinati. Di fare una selezione dell'energia che si vuole intorno e dell'energia che si propone. Quindi essere anche molto realisti rispetto a quello che portiamo noi in un posto e non subire quello che altre persone portano nello stesso luogo dove tu devi abitare. Non c'è il piano B, solo piani A.

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