Il Califfo, uno di noi1938-2013

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Il Califfo, uno di noi1938-2013

di Clelia Moscariello

Ti hanno chiamato il Califfo,
pieno di ironia,
attaccato alla tua Grande Roma,
ci hai fatto ridere,
e poi piangere,
e sognare,
ed emozionarci,
con la tua musica,
con le parole con cui solo tu sapevi entrare nel cuore di una donna,
come in “Minuetto” cantata da Mia Martini,
"La musica è finita" e "Una ragione di più",
cantate da Ornella Vanoni,
“Tutto il resto è noia”,
che esprimeva la tua malinconia,
“Un tempo piccolo” il tuo
per un uomo grande come te,
la cui prigione nemmeno ha scalfito,
perché ricordava la povertà e la tragedia della guerra,
“Un tempo piccolo” il tuo,
per un uomo che amava le donne come te,
con il candore e la sensibilità di un bambino,
eri un bambino diventato vecchio,
che non aveva perso l’abitudine di giocare con la vita,
non avevi paura di nulla,
forse solo della solitudine
che ti ha fatto compagnia negli ultimi anni,
ma te ne sei andato in punta di piedi,
incurante degli applausi intorno a te,
perché eri uno di noi,
Grazie Califfo!
Grazie Franco Califano!
Applausi!

Franco Califano, Tripoli 14 Settembre 1938 – Roma 30 Marzo 2013

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