Stiamo perdendo tutto, e ci va bene così
04 maggio 2025
Siamo diventati bravissimi a perderci la vita. Con discrezione, senza drammi. Non facciamo grandi gesti, non esplodiamo, non gridiamo. Scorriamo. Facciamo tap. Diamo cuori. Rimandiamo.
La nostra giornata media? Un mosaico di notifiche, voci registrate, promemoria mentali che svaniscono nel giro di cinque minuti. Ci svegliamo stanchi, andiamo a dormire stanchi, e nel mezzo c’è una sequenza infinita di cose da fare che nessuno ha mai chiesto davvero a nessuno.
Parliamo con la gente senza guardarli, sorridiamo senza ascoltare. E quando ci fermiamo, per caso, per noia, per stanchezza, non sappiamo più cosa pensare. Non ci ricordiamo nemmeno cosa volevamo. E allora scrolliamo ancora. Per riempire. Per anestetizzare.
Il tempo non ci corre più dietro: ci scivola accanto, gentile e indifferente, come uno che sa di non servire più a niente.
Ci lamentiamo che tutto passa in fretta. Ma in realtà è che non c’è più niente che resti. Non fissiamo, non fissiamo nulla. Non c'è una frase, un odore, un attimo che ci resti attaccato addosso. Solo frasi salvate su Instagram che non leggiamo due volte. Solo risate a metà. Solo caffè bevuti per abitudine, e mai per compagnia.
La verità? Abbiamo paura del silenzio. Perché il silenzio ci costringe a guardarci. A capire se ci stiamo bene dentro. E allora teniamoci occupati. Facciamo stories, apriamo mille chat, riempiamo le giornate come si riempie una valigia all’ultimo minuto: con cose che non ci servono, ma che ci rassicurano.
E intanto, ci perdiamo tutto. I tramonti veri, i discorsi lunghi, i “come stai?” detti guardandosi negli occhi. La tenerezza improvvisa. La noia fertile. Il tempo che passa e lascia un segno, non solo un ricordo nella memoria del telefono.
La vita, nel frattempo, non smette di succedere. Succede anche mentre siamo distratti. Solo che non aspetta. E non torna.
di Giorgia Pellegrini
Video https://youtu.be/UyTQdrd9N8w?si=nVI40Us5UQdy7Nd5
© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it
News » SALUTE E BENESSERE | domenica 04 maggio 2025
Ultimi diari
- Travelogue, dialoghi sul viaggio 27/04/2025 | I viaggi della memoria
- 28 giugno 1940: l'accidentale morte di Italo Balbo 28/06/2025 | La Storia racconta di Giovanni Curatola
- Sardegna non rispettata, Forza Paris! 21/06/2025 | La storia racconta
- Fra scatti d'autore e riflessioni pallonare... 03/06/2025 | I ricordi del calcio di una volta di Giovanni Curatola
- Rue du Rivoli, la maison d’artistes 29/03/2025 | Incontri con gli autori
- Baltico in bici, Russia che non fu... 22/03/2025 | La Storia racconta di Giovanni Curatola
Notizie in evidenza
- Gaja Pizzi, la verve di “Che senso ha?” 01/07/2025 | DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE
- Abitare il silenzio di un gigante ferito 30/06/2025 | PSICOBACI di Clelia Moscariello
- Lucrezia, intervista senza “Abbaiare” 29/06/2025 | DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE
- Parco della Musica, concerti d’estate 28/06/2025 | APPUNTAMENTI TRA LE NOTE
- Anna Wintour, l’imperatrice della moda lascia 28/06/2025 | MEMORIE DI MODA
- Righeira, “Chi troppo lavora (non fa l’amore)” 27/06/2025 | DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE