ARTE - 50 SFUMATURE D’INSULTO

04 aprile 2020

di Gio Catena

Quante volte avete alzato il dito medio? Gesto ormai diffuso a livello internazionale, è perfetto per offendere qualcuno velocemente e in modo decisamente efficace. Ma perché a questa particolare gestualità è stato associato un significato volgare ed offensivo?

Cominciamo col dire che si tratta di un gesto molto antico: la sua storia, infatti, sembrerebbe risalire a oltre 2000 anni fa. Siamo forse di fronte al gesto di offesa più antico di sempre? Probabilmente si. La volgarità insita nel gesto risiede senza dubbio nell'associazione figurale che evoca la posizione delle dita della mano: stando a quanto afferma l'antropologo Desmond Morris, il gesto è decisamente fallico. Il dito medio rappresenta il pene, mentre i testicoli vengono idealmente rappresentati dalle dita piegate ai lati del suddetto dito medio. Quando mostri il dito medio, in pratica, mostri un fallo o, stando ad altre interpretazioni, mimi una penetrazione, molto probabilmente anale.

Senza dubbio la gestualità è primordiale: siamo in grado di trovare testimonianza del suo uso già in tempi antichi. Uno storico greco afferma che il filosofo Diogene approfittò del dito medio mentre, parlando ad un gruppo di persone, si riferì all'oratore Demostene definendolo un "grande demagogo". I romani avevano addirittura dato un nome ben preciso al suddetto gesto: si ha testimonianza d'uso del cosiddetto "digitus impudicus", ovvero "dito impudente" sia nelle opere del poeta Marco Valerio Marziale che dello storico Tacito.

Il passaggio dei secoli e dei millenni non ha scalfito l'eloquenza del gesto che, ormai, è diventato di uso comune.

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