IVANA POSTI E "QUELLO STRANO CLICK"

18 dicembre 2016

"Quello strano click"

di Ivana Posti

Faligi Editore

"Ho sbagliato"

Ho accarezzato di nuovo

il mio sogno

Una nuova vita che nasce

dentro di me

che cresce giorno dopo giorno

Il miracolo che si ripete

continuamente per chi

non lo desidera

che terrorizza i ragazzi troppo giovani

dopo la passione di una notte

che costringe a scelte terribili

chi non se lo può permettere

chi non può o non vuole

accogliere

un regalo così grande

Si ripete per tanti, ma non per me

non per noi

che speravamo di poter dare 

un po’ del nostro amore

ad un nuovo piccolo cucciolo di uomo

Ho sognato carezze ho sognato baci

ho sognato lacrime e notti in bianco

ho sognato ninne nanne

ho sognato il profumo di borotalco

ho sognato le manine strette in piccoli pugni

che si aprono verso di me

verso di noi

Ho sognato due occhietti curiosi e

quattro dentini spuntare dietro un sorriso felice

da cui pendono le labbra di mamma e papà

Ho sognato di poter regalare

un’infanzia gioiosa

serena libera da ogni tristezza.

Ho sognato capricci, giochi,

l’asilo, la scuola, i compiti.

Ho sognato di proteggere quel suo futuro

con tutte le mie forze.

Ho sognato passeggiate con i due amori della mia vita

in un giardino verde sotto il sole d’estate,

castelli di sabbia in riva al mare.

Ho sognato l’adolescenza, il cellulare la play station 

Ho sognato le paure, le preoccupazioni.

Lo smalto il trucco la scuola di calcio

quella di danza il diploma l’università

Ho sognato il primo suo grande amore

la prima delusione.

Ho sognato un papà commosso e burbero

il giorno del suo matrimonio.

Ho sognato un futuro che non ci sarà

presuntuosamente convinta

che tutto questo nostro amore

non sarebbe andato sprecato.

Ne ero sicura

Ho sbagliato

Tratta da: "Trent’anni di cuore o giù di lì", Ivana Posti, Edizioni Faligi

Sembra impossibile, non accade a te, tu sei diversa. Tu sei una persona solare, hai mille interessi, non necessariamente tutto deve ruotare intorno al pensiero di avere un figlio. Per te non è mai stato troppo importante eppure … Ad un certo punto scatta una molla, si accende una luce, si spezza qualcosa e nulla sarà più come prima, soprattutto tu! Per molti anni nessun desiderio di maternità. Tutto sommato l’immagine di un marmocchio strillante in giro per casa è perfino fastidiosa, pannolini, pappe a tutte le ore. No, non è per te. Hai ancora un milione di cose da fare, progetti da realizzare, il mutuo da pagare, vorresti fare ancora qualche viaggio …. Un figlio costa e quando l’avrai vorrai potergli dare il meglio e … forse è solo che non ti senti ancora pronta ad affrontare una così grande responsabilità, un cambiamento tanto drastico. La vita sembra perfetta così, perfetta e piena. Non manca nulla. Sì, se dovesse arrivare sarebbe sicuramente il benvenuto, ma non è un desiderio reale, non è ancora neanche un’idea. Tutti quei discorsi poi sulle ore di travaglio, il dolore terribile … non sono un incentivo. Quando incappi in un gruppetto di signore concentrate sull’argomento “figli” rimani frastornata. Parte una gara a chi ha sofferto di più, a chi ha atteso di più, a chi ha rischiato di più! Neanche un accenno alla gioia per questo dono. Raramente ti è capitato di ascoltare un racconto focalizzato sull’amore. Il discorso degenera spesso, chissà perché, in una competizione al negativo. Ti infastidisce il pensiero di essere donna quando attaccano la solfa. La donna sopporta il parto, non c’è dolore più grande, gli uomini non possono capire, quante ore senza dormire bla, bla, bla, lezioni di “so tutto io” ecc. che noia! Non voglio diventare così, pensi, e ne sei convinta. In quei momenti non hai il minimo sospetto che potresti essere esaudita. Ma ad un certo punto quel click, come un interruttore che viene acceso, così il desiderio di quel marmocchio strillante prende forma, si insinua sempre più profondamente dentro di te, acquisendo importanza ogni giorno di più. Avviene in maniera subdola. Ti sorprendi a pensare alla sensazione che proveresti se un esserino iniziasse a crescere in te. Inaspettatamente l’idea ti piace. Sogni manine, piedini e si materializza qualcosa che è una parte di te e della persona che ti accompagna nella vita. Sei già innamorata della fantasia che ti ha appena sfiorata … poi ti viene in mente la nausea, pensi alle gambe gonfie e la prospettiva di trasformarti in una balena ti riporta coi piedi per terra immediatamente ma … ormai è fatta. È ufficiale, il calvario ha inizio.

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News » Il racconto della Domenica - Sede: Nazionale | domenica 18 dicembre 2016