Neon Rain - Il nuovo album dei The Public Radar è un viaggio attraverso gli Anni ‘80
25 gennaio 2024
di Giuseppe Messina
La band nata nel 2012 composta da Max Alto (voce e chitarra) e Francesco Conte (chitarra e synth), torna oggi a quasi 10 anni dal precedente “A new sunrise” con un lavoro che conferma lo stile e la visione che ha sviluppato negli anni. Per questo disco si sono avvalsi della collaborazione del produttore inglese Steve Lyon, già dietro al mixer per gruppi iconici come Depeche Mode e Cure. Il tocco di Lyon, che ha co-prodotto assieme alla band tutto il disco, è evidente proprio per le sonorità che attraversano le tracce. Un pop melodico a base electro, con influenze che si spostano tra retro wave e synth pop, un vero e proprio tributo all’immaginario sonoro degli Anni ’80.
Così Neon Rain si presenta come un bouquet di vibrazioni scintillanti, caleidoscopici loop di synth, beataccattivanti che omaggiano le band più significative di quell’epoca: dai Depeche Mode ai Duran Duran, dai Visage ai Soft Cell. Il tutto con un approccio moderno, ma anche fuori dal tempo. L’intento della band era di creare qualcosa di ballabile e melodico, ma al contempo permeato di quell’inquietudine tipica del filone dark wave. L’ideale colonna sonora di un film distopico o di un videogioco generazionale, tra suoni incisivi ma seppur non aggressivi.
Se questo disco è figlio degli ascolti e dell’apparenza generazionale della band, non vuole essere un mero esercizio di stile rivolto a quella fascia d’età. La fluidità delle canzoni, infatti, non solo soddisfa quelli che sono gli amanti del genere, ma respira perfettamente la contemporaneità dei nostri giorni.
La pubblicazione è accompagnata dal videoclip della traccia Endlessfirmato dai registi Giulio Dell’Aquila e Pierfrancesco Bigazzi. Un concpet visuale che rimanda all’impronta estetica e culturale della band.
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News » DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE | giovedì 25 gennaio 2024
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