BOICOTTIAMO SANREMO? ITALIANI, APRITE GLI OCCHI!
07 febbraio 2017
di Raffaella Bonora Iannece
Il 7 febbraio 2017, si aprirà l’evento musicale più importante d’Italia: il Festival di Sanremo. Nell’ultimo periodo molti cittadini italiani si sono uniti sotto un unico slogan: “Boicottiamo Sanremo, inutile sperpero di soldi pubblici”. Il mondo cibernetico è stato invaso: link sui social, immagini, frasi e, addirittura, lunghe catene whatsapp. Improvvisamente, da un giorno all’altro, l’italiano medio si è svegliato e ha cacciato gli artigli ma, come purtroppo spesso accade quando si seguono le masse, per i motivi sbagliati.
Prima di tutto io sottolineerei l’importanza del Festival per l’economia del nostro Paese e, nello specifico, sanremese. Avete idea di quante famiglie mangiano grazie alle cinque serate della canzone italiana? E non parlo solo di chi è impegnato in prima persona, staff tecnico, parrucchieri, estetisti, truccatori, costumisti, autisti, ma anche di albergatori, ristoratori, negozianti, che sono lì, in trepidante attesa che le danze abbiano inizio. La kermesse canora è un grande carrozzone all’interno del quale lavorano migliaia di persone. Ma arriviamo subito al nocciolo della questione: il compenso “stratosferico” elargito a Carlo Conti. Su questo girano vere e proprie favole metropolitane dal “lavora solo cinque giorni”, al “ma cosa fa, si diverte su un palco”, al “i soldi del nostro canone, ecco dove vanno a finire”. Permettetemi di spezzare una lancia a favore degli artisti, perché il lavoro non è solo quello della manovalanza, esistono molti mestieri e Carlo Conti è un grande professionista che svolge egregiamente il proprio lavoro. Il signor Conti, insieme al suo staff, non lavora cinque giorni per Sanremo, ma vi lavora un intero anno, il Festival che guardiamo in tv non è altro che la punta di un iceberg che si estende per kilometri sotto la superficie marina. Oltre che conduttore, è direttore artistico, ne gestisce e ne cura ogni minimo dettaglio, in maniera esemplare. Quella cifra che per noi è “astronomica”, paga non solo 365 giorni di lavoro, ma paga capacità, intelletto, creatività, professionalità e bravura di un uomo che ha lavorato duro per arrivare dove è arrivato. Carlo Conti ha permesso alla Rai di guadagnare cifre esorbitanti e la Rai, a conti fatti, è un’azienda redditizia che paga il salario a migliaia di operai. In più vorrei portare all’attenzione dei famigerati “boicottatori” che Carlo Conti non viene pagato con i soldi del canone Rai (soldi che comunque non vengono rubati dalla Rai, e che l’ente è libera di utilizzare per finanziare i programmi secondo lei più amati e più seguiti) ma con i guadagni di pubblicità e sponsor.
Molti italiani si sono comunque terribilmente indignati leggendo il guadagno, meritato, di Conti. Sapete cosa indigna davvero? Che l’italiano medio si sia tanto impegnato a creare frasi ad effetto per il boicottaggio di un evento annuale, che non toglie nulla a nessuno anzi, al massimo porta qualcosa in termini artistici ed economici, e non si indigna di fronte alle questioni importanti della vita: l’Italia è un paese profondamente in crisi, ostaggio del debito pubblico, con un ceto politico che ha più privilegi dei nobili alla corte di Luigi XVI, la corruzione politica è una piaga, i nostri soldi pubblici sono utilizzati per pagare uno stuolo di politici viziati e corrotti che usano il denaro delle casse pubbliche addirittura per pagarsi il barbiere, per non parlare di auto blu, portaborse e via dicendo. Ciò che mi scandalizza è che non boicottiamo chi ci ha ridotto alla fame e nuota nell’oro, nel nostro oro; non boicottiamo chi ci ha usati e illusi, non creiamo catene contro la corruzione e lo sperpero del denaro pubblico ma ci indigniamo per un programma televisivo.
Insomma, svegliamoci, italiani e maturiamo, iniziando dallo staccarci dai social, dallo smettere di seguire come tante pecore il primo pastore di passaggio, apriamo gli occhi e guardiamo in faccia la realtà: alla fame non ci ha portato Carlo Conti o chi per esso, ma uno stuolo di uomini, molti dei quali non abbiamo avuto nemmeno il diritto di eleggere. Certo non tutti i politici appartengono a questa triste categoria, esiste una classe politica giusta, impreziosita da eccellenze che badano al bene comune e alla collettività, non bisogna fare di tutt’erba un fascio, ma impariamo a dare il giusto peso alle questioni giuste.
Sanremo Città della Musica
Per il 67° Festival della Canzone Italiana, Sanremo è la “Città della Musica” con spettacoli, eventi, mostre, proiezioni, installazioni e iniziative culturali realizzate in ben 10 diversi luoghi disseminati per la città. Tutti gli eventi in programma sono promossi dall'Assessorato al Turismo, Cultura e Manifestazioni del Comune di Sanremo e sono coordinati dalla Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo che si avvale della direzione organizzativa e logistica di iCompany (www.i-company.it) che cura anche la comunicazione. Sul suggestivo palco di piazza Colombo si esibiscono Sesor, Santarsieri Band, Nicholas Groowers, Andrea Corona e Marika Adele.
Al nuovo museo della città Palazzo Nota, mostra fotografica delle originali immagini delle prime edizioni del Festival dal titolo: “Il Festival ieri e oggi. Una storia per immagini” (Foto Archivio Moreschi). Particolarmente suggestiva l'esposizione “Ciao Luigi. La mostra dedicata a Luigi Tenco” nella sede del Club Tenco, in occasione del cinquantenario dalla scomparsa dell’artista, nell’ex magazzino ferroviario di Sanremo, sul lungomare Calvino. Titolata «Ciao Luigi», la mostra è curata da Stefano Giraldi e Luciano Barbieri. Fino al 25 febbraio, da lunedì a sabato, orario 9.30-12.30.
FESTIVAL DI SANREMO 2017 - EVENTI COLLATERALI - LE LOCATION:
TEATRO ARISTON - RED CARPET
All’ingresso dell’Ariston, in via Mameli, è allestito un red carpet sul quale gli artisti sfilano per l’accesso al Teatro
1) PIAZZA COLOMBO - MAIN STAGE e VILLAGGIO RADIO
Nel luogo più centrale della città, il Main Stage con esibizioni quotidiane a partire da martedì 7 fino a sabato 11 febbraio, dalle 17 alle 19.30
2) PALAFIORI – CASA SANREMO
Situato nel cuore di Sanremo, a due passi dal Teatro Ariston, il Palafiori è sede di Casa Sanremo, evento giunto alla sua decima edizione
3) PIAZZA EROI SANREMESI - ACOUSTIC STAGE
Da giovedì 9 a sabato 11 febbraio accoglie l’Acoustic Stage con concerti previsti dalle 16 alle 18.30
4) PALAZZO NOTA - MUSEO DELLA CITTA’ – MOSTRA FOTOGRAFICA
Al museo cittadino si visita una mostra fotografica dal titolo: “IL FESTIVAL IERI E OGGI. UNA STORIA PER IMMAGINI”
5) PIAZZA BRESCA - VISUAL STAGE
Piazza Bresca è il vero cuore marinaro della città. La piazza è illuminata in modo creativo per dare “ulteriore luce” alla movida festivaliera
6) FORTE DI SANTA TECLA – MOSTRA / RAI DIGITAL/ RADIO DUE
Il Forte è la casa delle installazioni di "CLAUDIO VILLA - il Reuccio in mostra" ed è inoltre sede di RADIO 2 IN THE CLUB, eventi, showcase e dirette radio organizzate e curate da Radio 2 e Rai Digital
7) CASINO’ SANREMO - EVENTI
Sede di diversi eventi, galà, presentazioni e trasmissioni RAI durante il Festival 2017, il Casinò alloggia l’evento “Guardami Oltre (Sanremo per il sociale)” un “matrimonio” con il Festival della canzone napoletana in collaborazione con il Comune di Napoli e “LA STAMPA PER IL FESTIVAL: UN AMORE COSI’ GRANDE”. CON VITTORIO DE SCALZI E UN OMAGGIO A CLAUDIO VILLA”
8) PORTO VECCHIO - VILLAGGIO RADIO
Ospita il VILLAGGIO delle RADIO con eventi speciali
9) CLUB TENCO - MOSTRA
Nella sede del Club Tenco, la mostra “CIAO LUIGI”, LA MOSTRA DEDICATA A LUIGI TENCO” e le “Gocce” dell’artista Enrico Benetta, installazioni che oscillano tra sogno e visione
10) VILLA ORMOND - RAI
Per l’edizione del Festival 2017, RAI trasmette da Villa Ormond alcune delle principali trasmissioni collaterali (Dopo Festival, La vita in diretta)
ALTRE INFO SU: www.sanremocittamusica.com
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News » DIBATTITI E OPINIONI | martedì 07 febbraio 2017
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