CLAUDIO BAGLIONI - “IN QUESTA STORIA CHE È LA MIA”
31 ottobre 2021
di Salvatore Taibi
Uno spettacolo eccezionale per tempi eccezionali. È “IN QUESTA STORIA CHE È LA MIA”, l’opera-concerto totale registrata presso il Teatro dell’Opera di Roma, tratta dall’omonimo e ultimo album di inediti di CLAUDIO BAGLIONI (certificato platino e con oltre 14 milioni di streaming - audio e video), che arriverà nelle sale cinematografiche per tre giorni, 2-3-4 novembre, distribuito da Medusa Film.
L’opera-concerto totale “IN QUESTA STORIA CHE È LA MIA” è eccezionale non solo nell’ideazione – parole e musiche di Claudio Baglioni, direzione artistica di Giuliano Peparini - ma soprattutto nella realizzazione. In tempi normali, infatti, non sarebbe mai stato possibile dar vita a un’opera che trasforma in ambiente scenico ogni spazio - retropalco, palchi, golfo mistico, platea, foyer, camerini e corridoi - del Teatro nel quale va in scena.
Per questa occasione, artista, orchestra, coro e parte del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, musicisti, vocalist, danzatori, performer e acrobati animano ogni angolo della struttura, illuminando di sé, oltre al palcoscenico, tutti quegli spazi che, solitamente, non sono luoghi di rappresentazione.
L’opera-concerto totale “IN QUESTA STORIA CHE È LA MIA” è una esclusiva ITsART, la piattaforma streaming promossa dal MiC dedicata a teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d'arte, con contenuti live e on-demand, disponibili in Italia e all'estero.
«La ferita dei teatri vuoti ci ha colpiti al cuore e faticherà a rimarginarsi – racconta Claudio Baglioni – Per questo ho cercato di contribuire a riempire quel vuoto, portando in dono al teatro tutto quello che avevo da dare. Musica e parole, naturalmente. Ma anche un’Opera - “IN QUESTA STORIA CHE È LA MIA” – che fonde recitazione, danza, gesto, giochi di luci e suoni, “quadri” animati da performer, e nella quale grande orchestra, coro lirico, coristi e band diventano co-protagonisti della narrazione. Ognuno di noi - con la propria arte, sensibilità, intensità, espressività - ha provato a cancellare il vuoto del teatro, riempiendolo, letteralmente, di vita. E, così, tutto - palcoscenico, golfo mistico, platea, palchi, loggioni, foyer, corridoi, backstage – è diventato scena. Uno spettacolo totale in uno spazio scenico totale, nel quale - per la prima volta - l’idea wagneriana dell’arte totale si realizza in una architettura totale. “IN QUESTA STORIA CHE È LA MIA” è davvero uno spettacolo eccezionale per tempi eccezionali. E non solo perché in “tempi normali” non sarebbe mai stato possibile concepirlo né realizzarlo ma, soprattutto, perché credo ci sia bisogno di idee eccezionali per aiutare certe ferite a rimarginarsi, e trasmettere le energie che servono a fare di dolore, difficoltà e privazioni i semi per costruire un futuro nuovamente degno di questo nome».
© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it
News » APPUNTAMENTI TRA LE NOTE | domenica 31 ottobre 2021
Ultimi diari
- Rue du Rivoli, la maison d’artistes 29/03/2025 | Incontri con gli autori
- Baltico in bici, Russia che non fu... 22/03/2025 | La Storia racconta di Giovanni Curatola
- Giovanni Anceschi, artista cinetico 18/03/2025 | AdArte
- L'eleganza di Fabrizio De André 21/02/2025 | Appunti letterari di Elisabetta Cassone
- Il calcio dell'Est, maestro di geografia 12/02/2025 | I ricordi del calcio di una volta di Giovanni Curatola
- Gianni Colombo, artista cinetico 12/02/2025 | AdArte
Notizie in evidenza
- Concertone, primo maggio in musica 21/04/2025 | APPUNTAMENTI TRA LE NOTE
- Only FRNDS, musica ricca d’Alloro 20/04/2025 | DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE
- Lettere d'amore nella storia, crush 19/04/2025 | LETTERE D'AMORE
- Divento, EP di poesia in musica 18/04/2025 | DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE
- L’esistenza delle anime gemelle 17/04/2025 | I RACCONTI
- “Preghiera Punk”, la voce ribelle di Davide Mancini 16/04/2025 | INTERVISTE