FILIPPO GIOIELLO - FONDATORE DI "MENTAL TENNIS"

25 agosto 2022

di Roberto Dall'Acqua

- Chi è Filippo Gioiello?

Qualche anno fa, ti avrei risposto serenamente che Filippo Gioiello è un allenatore, oggi a seguito delle molteplici esperienze lavorative maturate, ti rispondo che oltre ad un allenatore, Filippo Gioiello è soprattutto un ricercatore.

Mental Tennis, infatti, nasce proprio come una sorta di ricerca esperienziale approfondita verso le dinamiche mentali che si innescano dentro di noi quando dobbiamo scendere in campo per competere.

Questa ricerca mi ha condotto oggi a trovare soluzioni pratiche e fruibili per permettere a qualsiasi giocatore, dal bambino al professionista, di lavorare su se stesso per accelerare le proprie prestazioni al momento di competere, partendo dal corretto e pieno utilizzo delle proprie facoltà mentali ed ovviamente dalla pratica costante e consapevole degli strumenti che Mental Tennis fornisce.

- Perché Mental Tennis?

In realtà come potrete poi  eventualmente leggere nel mio libro “La storia di Mental Tennis, la mia storia", tutto nacque dal profondo disagio che provavo durante la competizione, smarrimento, insicurezza, ansia, tensione, poca autostima avevano ridotto lo sport che amavo ad un’amara tortura quotidiana e così un giorno decisi di dire basta ed a seguito di una profonda umiliazione dovuta ad una sconfitta, per una partita che stavo vincendo e che persi semplicemente per auto sabotazione, promisi a me stesso che avrei dato la mia vita per capire che diavolo succede nella mente del tennista quando compete ed avrei trovato anche delle soluzioni pratiche al riguardo ed infatti così feci…

Mental Tennis è un metodo auto-formativo, non si tratta di un approccio psicologico nemmeno di mental coaching, si tratta di strumenti di tennis che, per essere applicati al meglio in partita, richiedono il pieno utilizzo delle tue facoltà mentali ed è questa la vera rivoluzione operata dal metodo. Perché con Mental Tennis sarai proprio tu a diventare il miglior allenatore di te stesso, allenandoti con costanza, mettendo in pratica gli strumenti che ti forniamo, troverai tu le soluzioni ai problemi e gli aggiustamenti nelle diverse e più disparate situazioni di gioco per diventare indipendente e autonomo in campo.

 

 

- Allenatore, guru, istruttore. Che termine apprezzi maggiormente?

Ad essere sincero la parola guru mi inquieta… Io non sono un guru, sono soltanto un giocatore di tennis che ha nei suoi punti di forza le capacità naturali e le qualità comunicative per allenare le persone e tirare fuori il meglio; ovviamente parliamo di tutte quelle persone che sono disposte a lasciarsi guidare perchétornando al concetto di ricercatore, ho compreso che se si vuole realmente produrre evoluzione e cambiamento nel proprio modo di giocare occorre fidarsi ed affidarsi. Se non mi dai fiducia, se ascoltma poi non metti in pratica, io non posso produrre alcun beneficio concreto in te, ecco perché chi ha partecipato alle mie clinic ha compreso sulla propria pelle il perché di questo stile di comunicazione verticale quasi militare, perché se ascolti me e fai quanto ti chiedo, al posto di ascoltare te stesso, in realtà arrivi molto prima a raggiungere i tuoi obiettivi. Comunque sia per rispondere alla tua domanda io mi sento, prima di tutto, un ricercatore e poi  un allenatore di persone.

- Chi è per te il tennista migliore? Scegli lo stile o i risultati?

Il miglior tennista per me è quello che entra in campo e da tutto quello che ha fino all’ultimo punto! Dunque è facile intuire che nutro una profonda ammirazione oltre che simpatia per campioni come RafaNole ma anche Medvedev e Berrettini, anche se poi nella vita di tutti i giorni io sono più spontaneamente portato a tifare per gente come FedererKyrgios o Musetti, perché di fatto adoro quei giocatori che esprimono estro e creatività in campo, amo il genio e devo dire che questi ultimi 3 (soprattutto Roger) di genio ne hanno da vendere anche se poi uno dei tre ha un genio sregolato, vi lascio immaginare di chi sto parlando…

La cosa interessante però che posso raccontarti è che mi sono inspirato moltissimo a Roger e Rafa come esempi di vita dentro e fuori dal campo, queste due leggende mi hanno insegnato ogni giorno a lottare per dare il giusto esempio ai più giovani, così come avere rispetto per le regole e l’avversario.

Tornando alla tua domanda posso dirti che, come allenatore, scelgo sempre i risultati, mentre come appassionato sono più orientato a prediligere lo stile di gioco.

- Cosa si potrebbe fare in più per il tennis, inteso come movimento - che ancora non si è fatto?

Rischiando di apparire come un megalomane ti che rispondo che una delle leve motivazionali che mi ha spinto a creare Mental Tennis, è stato proprio il constatare chiaramente come, dal mio punto di vista, la mente - ovvero l’elemento più importante per vincere in questo sport, (ricordiamo la frase di Djokovic: “Tennis is a Mental Game”) - non era per niente allenata o se era allenata veniva fatto in modo non strutturato e molto poco fruibile. Ecco con Mental Tennis oggi i giocatori quando scendono in campo per allenarsi, ma anche e soprattutto per competere, possono allenare la loro mente proprio come normalmente allenano il dritto, il rovescio, la volè o lo smash.

Dunque, il mio obiettivo che poi è anche la mission di Mental Tennis è quello di portare questo metodo in tutti i tennis del mondo che hanno compreso l’importanza di allenare la mente e che vogliono usufruire di un metodo strutturato ed innovativo per poter allenare i propri allievi.

Nel 2020 Mental Tennis è atterrata a Sydney in Australiaa Johannesburg in Sud Africa formando il direttore di Tennis World, in Cina a Dongguan dove oggi collaboriamo con una delle più importanti accademie sul territorio, negli Stati Uniti, in Europa ed in Sud America, Brasile, Colombia, Argentina e Costa Rica.

- Il futuro di Filippo Gioiello prevede…

Essendo una persona che non lascia niente al caso, sto appunto lavorando sul progetto di espansione internazionale di Mental Tennis International ltd, la mia azienda che eroga corsi di formazione ed ha la sede legale a Londra mentre quella per gli allenamenti pratici, a Marbella in Spagna.

Mental Tennis International LTD fornisce corsi di formazione online per far interiorizzare la parte teorica del metodo e settimane di addestramento alla competizione a Marbella, o presso uno dei nostri club partner in Italia, come per esempio a Como presso la Diego Nargiso Academy.

Piano piano, con estrema tenacia e tanta fatica ma soprattutto, grazie ai risultati prodotti su giocatori, allenatori e genitori, Mental Tennis si sta pian piano espandendo, oggi sono diversi i club in Italia ed all’estero (abbiamo appena chiuso con un club in Finlandia) che utilizzano il metodo per addestrare i propri giocatori a dare il meglio di  durante la competizione.

Nel lungo periodo mi vedo delegando il business a qualcuno in grado di seguirlo e controllarne lo sviluppo, mentre io mi dedicherò a qualche giocatore ATP giocatrice WTA seguendoli in giro per il circuito non solo come preparatore mentale ma proprio come allenatore completo insieme al mio team di professionisti.

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