Anna Kanakis - Emozionanti romanzi storici 2/11/2020
di Roberto Dall’Acqua
Attrice di talento e donna meravigliosa. Il Giornale del Ricordo ha avuto la fortuna di scambiare qualche parola con Anna Kanakis, specialmente sui suoi cimenti di scrittura e sulla necessità di scrivere <<soprattutto per gli altri >>.
-Anna Maria da attrice a scrittrice. Come è avvenuto questo passaggio?
Ho sempre amato scrivere sin dai tempi del liceo.
In una pausa tra una fiction e un impegno cinematografico, inizio un manoscritto, stimolata dalla lettura di una biografia di George Sand.
Con questa raccolta di pagine, chiedo parere a due amici giornalisti: "ragazzi, cos'è?". Entrambi mi telefonano entusiasti (Massimo Gramellini, e Isabella Bossi Fedrigotti).
Invio a due editori la mia creatura, ed entrambi si fanno avanti per tradurla in realtà. Scelgo Marsilio.
-Parla dei tuoi libri. Che scrittrice sei?
Sono una scrittrice che ama la Storia. I miei romanzi necessitano di una documentazione assoluta. Poi, volo con la penna e mi abbandono.
-Che gratificazione hai nella scrittura?
Non immaginavo che i miei "bimbi di carta" riscuotessero tanto successo. Col primo mi abbracciano diciannove recensioni splendide, il secondo, ne raccoglie quindici.
L'”attrice", ha vinto.
-Come ti rapporti con i social? Li usi?
Mi piace comunicare tramite i social. Utilizzo sovente Facebook. Quest'anno, caratterizzato dalla presenza del Covid, ha stimolato molti di noi a tenere vive "amicizie virtuali", e a condividere calore umano, cultura, scambio d'informazioni.
-Alejandro Jodorowski afferma: <<Il tempo asciuga il superfluo e conserva l’essenziale>>. Che ne pensi?
Non vivo di ricordi. Utilizzo l'esperienza del tempo che passa per evitare di commettere gli stessi errori.
-Come vedi il tuo futuro? Obiettivi personali e professionali.
Sto terminando il terzo romanzo storico. Non vedo l'ora di farlo correre con le presentazioni, e il pubblico che coinvolge e motiva. Non scrivo solamente per me. Ma soprattutto per gli altri.
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