Emergenza Covid-19: ”Il Virus non si ferma a Eboli”31/3/2020

Memoria per Emergenza Covid-19: ”Il Virus non si ferma a Eboli”

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Emergenza Covid-19: ”Il Virus non si ferma a Eboli”31/3/2020

di Marco Naponiello

La città leviana e tutto il Mezzogiorno si preparano a reggere l’urto del picco pandemico

Eboli capitale storica del distretto del Sele, ed immortalata come felice metafora antropologica da Carlo Levi, nel suo romanzo best seller di profilo autobigrafico (pubblicato nel’45), “Cristo si è fermato a Eboli”, ove si stagliava una fotografia impietosa ma dai delicati tratteggi umani, inerente l’arretratezza di un sud profondo ed ancestrale. Il tutto confrontato a tale centro abitato, Eboli appunto, estremo baluardo di modernità e sviluppo nazionale voluto dal regime mussoliniano, secondo la pregevole disamina dell’intellettuale antifascista piemontese; essa ora si appresta a vivere un’ulteriore drammatica pagina di Storia. Difatti quel che sembrava fino a ieri a guisa di una ”isola felice”, ed anche per analogia, la provincia di Salerno e complessivamente un meridione, in prima istanza quasi risparmiati dal flaggello coronavirus, vedono messe in discussione, ex abrupto le loro certezze sanitarie. Invero l’amministrazione retta dal Sindaco Massimo Cariello, aveva approntato le misure di profilassi con estrema accortezza e rapidità, rallegrandosi con i suoi amministrati per la disciplina di stampo teutonico con cui stavano e stanno a tutt’oggi, ottemperando i precetti normativi, contando sin’ora solo 6 contagiati ed ognuno peraltro in discrete condizioni. Ma un’inopinata scelta della Regione di concerto con l’Asl di Salerno, scavalcando le istituzioni e le formazioni sociali cittadine, rischia di vanificare gli sforzi ricollocando ad horas, una quarantina di pazienti affetti dal Covid -19, da una struttura per anziani sita nel viciniore Valdiano, al Campolongo Hospital, una eccellenza nazionale in campo ortopedico, allocata in Eboli, ma non attrezzata alle patologie infettive. Facile immaginarsi pertanto lo stupore e il turbamento degli operatori di questa struttura privata, come dei cittadini ebolitani tutti, i quali chiedono parimenti alle forze socio-politiche del territorio, rassicurazioni e tutele da inoltrare ai vertici regionali e del SSN, per prevenire, pur senza abiurare un umano sentimento di solidale ospitàlità, che la comunità istante di circa 41.000 residenti, non abbia a scontare sulla propia pelle un prezzo troppo alto, come purtroppo registratosi nelle ultime settimane in cittadine similari del lombardo-veneto.

(Foto di copertina tratta da Wikipedia)

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