Mago Zurlì: si è spento Cino Tortorella1927-2017

Memoria per Mago Zurlì: si è spento Cino Tortorella

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Mago Zurlì: si è spento Cino Tortorella1927-2017

di Raffaella Bonora Iannece

<<Non sono molto religioso, ma dico a tutti che la vita non sarà finita dopo>> queste furono le parole di Felice (detto Cino) ad una delle sue ultime apparizioni televisive, lo scorso Dicembre. Cino Tortorella si è spento il 23 marzo 2017, a giugno avrebbe compiuto 90 anni, ma il suo cuore in passato si era fermato già due volte a causa di due ischemie, nel 2007 e nel 2009. Lo storico artista, scrittore, conduttore, ideatore del celebre "Zecchino d'oro", era nato a Ventimiglia nel 1927. Dopo gli studi in giurisprudenza e il servizio militare come paracadutista nel corpo degli alpini, decide di dedicarsi a tempo pieno al teatro e alla selezione per la "Scuola d'arte drammatica del Piccolo teatro di Milano" di Giorgio Strehler, viene nominato fra i 15 vincitori. È nel 1956 che nasce Mago Zurlì con la pièce teatrale per bambini, "Zurlì, mago Lipperlì", dal quale venne tratta poi la sceneggiatura "Zurlì, mago del giovedì", propostagli da Umberto Eco. Nel 1959 va in onda, per la prima volta, "Lo Zecchino d'oro", spettacolo canoro di grande successo che ha fatto sognare grandi e piccini, condotto da Tortorella fino al 1972, ben 51 edizioni, cosa che lo ha fatto entrare di diritto nel Guinness dei Primati per aver presentato lo stesso show televisivo più a lungo di chiunque altro al mondo. Lo ricordiamo bene con il suo mantello azzurro, al fianco di Topo Gigio, con la storica voce di Peppino Mazzullo. Mantello che, negli anni, si è sfilato di dosso per dedicarsi ad altro come "Canzoni per Alpha Centauri", "Un soldo", "Chissà chi lo sa?", "Bravo bravissimo", condotto da Mike Bongiorno e tanti altri. <<Sono prigioniero di quel personaggio. Se tornassi indietro lo strozzerei: volevo fare il regista e mi sono ritrovato mago>>. Diceva del ruolo che, nonostante tutto, lo aveva reso il beniamino di ogni famiglia italiana, amato da grandi e piccini. Sulla sua esperienza durante il coma disse: <<Oggi so che quando chiuderò gli occhi per sempre e il mio cuore cesserà di battere non sarà per sempre e non sarò solo. E non è un invito al suicidio: non ho mai amato così tanto la vita come dopo quei momenti>>. E allora buon viaggio, Cino, da tutte le generazioni italiane che sono cresciute osservando il tuo sorriso.

Felice Tortorella, Ventimiglia 27 Giugno 1927 – Milano 23 Marzo 2017 

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